È stato atteso a lungo, ben oltre il normale. Ma scelto quando ancora la stagione doveva concludersi. La gestione di Herman Mandole ha finalmente il suo via ufficiale, ma sono mesi che il dado è tratto. Si riparte dal tecnico argentino in casa biancorossa.
Una scommesa ambiziosa quella di Luis Scola, che dopo alcuni giocatori, vuole anche lanciare un allenatore: "Sono contento di essere il capo allenatore di una squadra così prestigiosa in Italia come in Europa: stiamo iniziando il nostro lavoro e per me è facile perché sono affiancato da un grande staff. Sono davvero contento" le sue prima parole nel corso della conferenza stampa.
La squadra, al netto del caso Okeke, è ampiamente definita. Mandole non si tira indietro.
"Il roster mi piace tantissimo. Abbiamo costruito questo gruppo ragionando più che altro in fase difensiva, almeno questo è quello che pensiamo visto che poi sarà il campo a dirci se è così; sulla carta è quindi un approccio diverso rispetto alle precedenti due stagioni. L’attacco sarà una conseguenza del lavoro difensivo".
Il ruolo chiave sarà quello dell’ala forte in un quintetto ancora una volto molto sottodimensionato.
"Nelle precedenti due stagioni il problema difensivo non era legato solo alla posizione di ala grande ma anche ad altre situazioni, dalla transizione difensiva al rimbalzo. Se avremo solo il problema del quattro allora saremo a buon punto perché avremo risolto il resto".
Palla in mano a Nico Mannion, l’uomo che dovrà guidare questa squadra.
"Non devo certo dire io che tipo di giocatore sia Nico. In attacco è strepitoso, ma deve crescere in difesa ed è il primo consapevole e voglioso di doversi migliorare: in questo modo diventerà un grandissimo giocatore".
Nello staff di Mandole resta Marco Legovich, a lungo considerato il favorito per la successione di Tom Bialaszewski. "Non ho scelto io di lavorare con lui; lui ha scelto di lavorare con me. Marco è un allenatore importante a livello nazionale e non gli mancavano offerte, ma ha voluto credere in Varese, in ciò che facciamo e io con lui al mio fianco sono tranquillo".
Mandole non spinga la propria ambizione oltre quella della squadra:
"Ad oggi non voglio parlare di posizioni, ma di performance: se noi difendiamo bene e attacchiamo altrettanto bene potremo dire la nostra all’interno di questo campionato. Mi piacerebbe entrare nei playoff, e la piazza giustamente pensa lo stesso: se il campionato ci dirà che siamo da nono posto allora lavoreremo ancor di più, mentre se ci dirà che siamo da quarto posto saremo ancor più contenti. Solo il lavoro quotidiano, però, ci dirà il nostro livello".
Varese non farà le coppe europee dopo la buona esperienza della FIBA Europe Cup della passata stagione. Ma va detto che il doppio impegno pesò sul campionato, dove la salvezza arrivò molto oltre le previsioni.
"Volevamo giocare una Coppa perché Varese, per sua stessa storia, deve essere in Europa. Sicuramente senza un impegno del genere cambierà la metodologia di lavoro in settimana".
Si sente il peso del caso Okeke, il giocatore scelto come centro titolare e ora fermo per motivi disciplinari.
"La situazione richiede tempo per essere definita e Luis Scola è stato chiaro: Pallacanestro Varese deve prima di tutto capire cosa è successo e la realtà è che non ne sappiamo molto. Non appena avremo il quadro completo la società si muoverà. Certo che mi spiace perdere il giocatore, ma non possiamo far altro che aspettare".