Il Palasport cambia faccia, diventa una galleria d’arte

Bergamo, il Comune ha approvato il progetto definitivo: la GAMeC era alla ricerca di una nuova sede

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Il Palasport di via Pitentino sarà trasformato in un museo di arte moderna. Il Comune ha approvato il progetto definitivo della nuova GAMeC di Bergamo, la Galleria d’arte moderna e contemporanea della città, da anni alla ricerca di una nuova sede che le consenta di adeguarsi, a 31 anni dalla sua nascita, alle esigenze dell’oggi. L’inizio del cantiere è previsto dopo la chiusura della prossima stagione sportiva, intorno alla primavera 2023: nei prossimi mesi sarà realizzata la progettazione esecutiva della struttura, seguiranno le procedure di gara europea previste dalle norme e l’assegnazione dei lavori. Costo dell’intervento, intorno ai 18 milioni, di cui 6 milioni provenienti dal finanziamento del Pnrr e altri 6 milioni dalla Fondazione Ubi Banca Popolare. Per quel che riguarda la struttura, il progetto definitivo conferma il mantenimento dell’attuale forma dell’impianto sportivo. Verranno demolite le tribune e sarà realizzata al suo interno una grande “lanterna“ — che conterrà la parte espositiva — attraverso la realizzazione di solai intermedi e sfruttando l’altezza del campo di gioco. Oltre a questo nuovo contenitore si prevede un ristorante, un bar, un bookshop e tutti i servizi funzionali a una galleria d’arte. La superficie complessiva quasi triplicherà: dagli attuali 2.200 mq a poco meno di 6mila. Valorizzando le potenzialità della struttura esistente e facendo attenzione ai temi di consumo del suolo, circolarità e sostenibilità, gli architetti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, titolari dello studio C+S Architects (Treviso e Londra), hanno optato per una operazione di retrofit. Il progetto della nuova GAMeC si inserisce nel rinnovamento della zona diventandone forse, per la sua destinazione, uno dei principali emblemi ed elemento fondamentale di cerniera tra il futuro campus studentesco nell’ex-caserma Montelungo-Colleoni, il parco Suardi e l’Accademia Carrara. F.D.