Dalla scrittura alla cucina: nuovi volontari per il carcere

Dal 4 novembre il corso di formazione per proporre le attività ai 500 detenuti

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I colloqui con i detenuti, gli accompagnamenti delle persone che scontano la loro pena all’esterno, i corsi di scrittura creativa, i progetti legati alla cucina, al cucito, all’istruzione. Sono numerosi i progetti che, nel carcere di Bergamo, vedono coinvolti i volontari, una risorsa per dare una mano a una struttura penitenziaria in perenne stato di sovraffollamento (500 detenuti su una capienza massima, teorica di 315), ma anche per ridurre le distanze tra i carcerati, chi sconta pene alternative e la società che vive all’esterno della casa circondariale del capoluogo orobico. In questi giorni è partito il secondo corso di formazione per volontari, in programma da novembre e coordinato dal Centro di servizio per il volontariato (Csv), insieme al carcere di via Gleno e in collaborazione con l’associazione Carcere e territorio, la Diocesi e l’Ufficio di esecuzione penale esterna (Uepe).

L’anno scorso il corso aveva consentito l’ingresso in carcere di 27 volontari, che proseguiranno la loro attività anche nei prossimi mesi: l’auspicio è di poterne inserire almeno altrettanti. Il percorso, condotto in collaborazione con Ivo Lizzola dell’Università di Bergamo, prenderà il via il 4 novembre e avrà una durata di quattro incontri online. "Il volontariato – spiega la direttrice della casa circondariale di Bergamo Teresa Mazzotta – rappresenta un ponte di conoscenza tra coloro che vivono all’interno del carcere, e che spesso hanno bisogno di aiuto, e il resto della città. Finora l’adesione è stata massiccia, ed è bello che tra i tanti volontari ci siano anche giovani universitari, che possono mettere a disposizione le loro competenze". "Il Csv – sottolinea invece il presidente del sodalizio Oscar Bianchi – si mette a disposizione della comunità, raccogliendo una richiesta che nasce dagli stessi cittadini. Da sempre il nostro ruolo è di promuovere e sostenere il volontariato nei contesti di vita: un volontariato attento e pronto a rispondere ai bisogni del territorio". Conclude Lucia Manenti, direttrice dell’Uepe: "La presenza di volontari formati, disposti a lavorare in rete, può davvero fare la differenza". Le iscrizioni al corso di formazione resteranno aperte fino al 29 ottobre: il modulo è disponibile sul sito bergamo.csvlombardia.it.

Michele Andreucci