"Case vacanza, giungla di annunci fuori controllo"

Solo mille su 3.500 inserzioni affittano secondo le regole. Sul Garda tutti questi alloggi. svuotano i centri di residenti

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Boom di case vacanza nelle località turistiche, ma la maggior parte non è censita e addirittura il 70% non rispetta la legge che richiede la pubblicazione del codice identificativo. Lo ha rilevato Federalberghi Brescia che, grazie a un proprio applicativo, ha monitorato gli annunci di host sul web, trovandone 6.480 per il Bresciano, di cui più del 70% pubblicati da chi gestisce più di un appartamento. "Non si tratta di forme integrative del reddito bensì di attività economiche a tutti gli effetti", spiega Alessandro Fantini (nella foto), vicepresidente vicario di Federalberghi Brescia.

Caso eclatante, quanto accade Garda. Tra Desenzano, Sirmione, Toscolano Maderno, Manerba, Salò, Tignale, Tremosine, San Felice del Benaco e Gargnano risultano oltre 3.500 annunci: solo un migliaio regolarmente censito. Un “sottobosco“ che alimenta la concorrenza sleale rispetto a chi, come gli alberghi, lavora regolarmente e che ha l’effetto di svuotare i centri storici, perché gli affitti diventano troppo cari per i residenti e gli appartamenti introvabili. Un problema difficile da gestire, tanto che il Consorzio turistico Garda Lombardia ha appoggiato la proposta di Federalberghi Garda Veneto di istituire un tavolo con i Comuni rivieraschi per chiedere più controlli e la possibilità di adottare la norma “Salva Venezia“, che dà agli enti locali la possibilità di fissare un limite agli immobili affittabili in modo non imprenditoriale.

"Purtroppo sui controlli – conferma Fantini – i Comuni sono carenti, nonostante abbiamo offerto la possibilità di utilizzare il nostro applicativo. Siamo preoccupati anche per Brescia perché, con Capitale della Cultura, abbiamo visto una crescita importante delle inserzioni. Il tema non riguarda solo noi operatori ma tutti quanti, perché se il centro storico si svuota di residenti e tutto diventa un affitto breve, si perde l’anima della città, il tessuto sociale, che poi non si recupera più".

F.P.