Bergamo, cani da compagnia nel carcere

La sperimentazione del progetto “Interventi Assistiti con gli Animali“

Pet therapy in carcere

Pet therapy in carcere

Bergamo, 28 febbraio 2020 - I cani da compagnia diventano cani da terapia. Accade nella casa circondariale di Bergamo, dove quattro animali saranno i protagonisti del progetto di ricerca di “Interventi Assistiti con gli Animali“ (Iaa), una sorta di terapia che ha come obiettivo di aumentare la socialità dei detenuti portatori di disagio psicologico e con difficoltà di adattamento all’interno dell’istituto di pena, con conseguente difficoltà di socializzazione e interazione con gli altri detenuti e le guardie carcerarie.

I partecipanti saranno individuati dal referente del carcere e sottoposti ad alcuni test. L’intervento si articola in 14 incontri di 50-60 minuti, a cadenza settimanale, e coinvolgerà due gruppi per un totale di 18 partecipanti, quattro coadiutori e quattro cani. I dati saranno raccolti in forma anonima. Il progetto sperimentale recepisce le linee guida nazionali per Interventi Assistiti con gli Animali, perché il detenuto impari ad adattarsi al carcere, a gestire la propria emotività e il proprio stress. L’iniziativa sarà anche l’occasione, per i carcerati, di rielaborare il loro vissuto, servirà a smaltire i ricordi, anche i più duri. L’ipotesi della ricerca è che l’intervento si dimostri efficace nell’abbassare il livello di ansia e di stress, con ripercussioni positive sul benessere individuale del detenuto e del gruppo.