Bergamo, alla sbarra la banda dei furti in casa: quattro colpi al giorno

Tre albanesi sotto processo per 32 colpi messi a segno in quattro province lombarde

La banda dei furti in casa sotto processo

La banda dei furti in casa sotto processo

Bergamo, 6 giugno 2018 - Avevano costituito una banda specializzata in furti e rapine: in abitazione, ma non solo. Il loro curriculum vanta ben 32 colpi, sei nella Bergamasca, e gli altri nel Milanese, nel Pavese, nel Lodigiano, nel Parmense. Ora la gang, composta da tre albanesi tra i 25 e i 34 anni, che aveva seminato terrore nella Bergamasca e in altre province confinanti, è finita sotto processo. I tre agivano con freddezza e dalla frequenza dei furti - anche quattro al giorno in località diverse - si denota una grande “professionalità”.

La banda ha iniziato a colpire il 30 novembre del 2106, a Carobbio degli Angeli: furto in abitazione. Lo stesso giorno avevano colpito altre due volte in altrettante abitazioni di Carobbio degli Angeli, utilizzando sempre lo stesso modus operandi, forzando cioè una porta finestra. A novembre dello stesso anno, la banda lascia il segno a Orio al Serio nell’appartamento di un sudamericano. Oltre al bottino, 3.500 euro in contanti, la banda per assicurarsi la refurtiva, aggredì il proprietario e il figlio con un cacciavite. Ma non solo: la vittima per fermare i ladri in fuga si era messo al centro della carreggiata rischiando di essere investito. Arriva il turno di Comun Nuovo, 30 novembre 2016, e in questo i malviventi si erano impossessati di due collane, un gancio, un anello da donna e di una medaglia sottratti in un’abitazione, dove il gruppo si era introdotto dopo aver forzato la porta-finestra. E poi ancora a Boltiere.

Oltre che nella Bergamasca, i tre albanesi si sono resi responsabili di furti a Albairate. Un colpo di una certa violenza. I malviventi, volto coperto da passamontagna e impugnando una pistola avevano aggredito un 67enne. «Dammi tutto quello che hai nel borsello» gli avevano intimato puntandogli la pistola alla testa. E alla fine l’anziano aveva dovuto consegnare il borsello con i soldi.