Giorgia Manenti annegata nella ditta di famiglia a Tagliuno: oggi l'ultimo saluto

La Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Il pm non ha ordinato l’autopsia sul corpo della 25enne

Giorgia Manenti

Giorgia Manenti

Tagliuno (Bergamo), 10 settembre 2022 - Era piena di vita, uno spirito libero, il motore della compagnia Giorgia Manenti, la 25enne di Castelli Calepio che giovedì all’ora di pranzo è annegata in una vasca per il lavaggio dei pezzi stampati in plastica, dove non c’erano più di 30 centimetri di acqua. Poco prima della disgrazia, Giorgia era al telefono con l’amica Beatrice nel retro del piazzale della ditta di famiglia, la Mega di via Tasso a Castelli Calepio, frazione di Tagliuno. Giorgia si è sentita male ed è finita con la testa nel contenitore di plastica. A trovarla, il papà Omar che ha provato invano a rianimarla. La Mega per la famiglia di Giorgia era un po’ come una seconda casa, tramandata di padre in figlio. Lei era addetta allo stampaggio.

Forse voleva versare del liquido nella vasca di plastica che è stata sequestrata dai carabinieri della Stazione di Grumello del Monte, sul posto con i tecnici dell’Ats di Bergamo. Il pm di turno ha poi restituito la salma alla famiglia per i funerali che si terranno oggi alle 17 a Tagliuno, nella chiesa di San Pietro. La Procura ha aperto un fascicolo a carico di ignoti. Ipotesi di reato: omicidio colposo. Non verrà effettuata l’autopsia ma non è escluso che la magistratura prima di archiviare la vicenda intenda svolgere altri approfondimenti.

In passato Giorgia Manenti aveva sofferto di crisi epilettiche, come hanno confermato i parenti, e da un paio di anni era seguita da uno specialista di Brescia. La situazione era migliorata, ma la patologia potrebbe essere riaffiorata. Da giovedì si moltiplicano i post e le parole di addio alla giovane. Anche don Alberto Varinelli, direttore dell’oratorio di Grumello del Monte, ha scritto su Facebook: "Ti ho conosciuto al Cre di Tagliuno, nel 2010. Ero prete da due mesi e sostituivo in quei giorni don Matteo. Poche settimane, ma da allora mi hai sempre salutato. Anche a Grumello, quando capitavi in oratorio e mi vedevi, ti avvicinavi col sorriso per un saluto e due chiacchiere. Non ho parole per la tua morte, così improvvisa a soli 25 anni".