Matteo Pessina chiude il Diario di bordo: "Grazie a Mancini e a tutti gli italiani"

Il centrocampista al termine della trionfale avventura azzurra agli Europei: "Un viaggio straordinario"

Matteo Pessina

Matteo Pessina

Bergamo - "Non svegliatemi". Matteo Pessina lo ha chiesto e ripetuto per tutta la durata del suo sogno azzurro, da quando è stato ripescato, dopo essere stato tagliato, per via dell’infortunio dell’interista Sensi, passando poi al debutto, ai gol al Galles e all’Austria, ai supplementari giocati con la Spagna, fino al taglio della rete dopo il trionfo di Wembley. Emozioni raccontate ogni sera su Instagram dal 24enne centrocampista monzese dell’Italia, rivolgendosi agli amici e ai tifosi. Fino all’epilogo, oggi, nel giorno del ‘rompete le righe’. Fine del viaggio, fine del sogno, fine del suo ‘Diario di bordo’ aperto un mese fa sui social, concluso con il lieto fine del titolo conquistato.

“Oggi è il giorno del 'rompete le righe'. Sento la malinconia che ti dà la fine di un grande viaggio, quando riavvolgi il nastro delle emozioni e non puoi che pensare ai ringraziamenti. Il primo che vorrei ringraziare – ha sottolineato il centrocampista dell’Atalanta - è il nostro condottiero, mister Roberto Mancini. Ancora ricordo quando mi chiamò la prima volta. Con Mancini voglio ringraziare lo staff, da Gianluca Vialli (e le sue profetiche parole, piene di valori) ai magazzinieri, dallo staff medico ai cuochi...'Stringiamoci a coorte'. Ci siamo stretti e abbiamo vinto”.

Da Mancini ai compagni azzurri. “Grazie al mio compagno di ping pong Loca (Manuel Locatelli, ndr), al sommelier della Nazionale Barella, a DJ Insigne, alle manone di (Donnarumma) alla mentalità di Chiello e Leo (Spinazzola)... insomma, a tutti voi, miei magnifici compagni di avventura. Alla mia famiglia, ai miei amici e alla mia ragazza. Il primo sguardo era sempre per voi. L'altra sera mentre stringevo quella coppa pensavo ai sacrifici che avete fatto per me". Ringraziamenti forse scontati ma sinceri. Ma Pessina ha voluto poi dedicare il trionfo di Wembley agli italiani. Pensando anche alla ‘sua adottiva’ Bergamo, martoriata dalla prima ondata del Covid. “Il mio ringraziamento va a tutti gli italiani. A chi ha sofferto la perdita di un affetto o del lavoro e magari domenica ha sorriso di nuovo dopo tanto tempo. A chiunque abbia lavorato giorno e notte per salvare vite nei nostri ospedali, medici e infermieri: i veri campioni siete e sarete sempre voi. Infine gli italiani: quel popolo meraviglioso che in questi mesi ha dovuto affrontare prove durissime".

Poi il congedo. Il risveglio dal sogno, a occhi aperti, con la felicità del percorso azzurro e del suo epilogo trionfale. "Ieri siamo stati ricevuti dalle più alte cariche dello Stato. E poi il bagno di folla per le strade di Roma...un'emozione incredibile. Caro Diario, oggi termina il più bel capitolo della mia vita fin qui. Ma non si chiuderà definitivamente, rimarrà dentro i cuori di ognuno di noi: saremo per sempre i Fratelli d'Italia di quella magica estate 2021. Da domani se ne aprirà uno nuovo. E io sarò pronto a scriverlo", ha concluso il centrocampista azzurro, da oggi di nuovo atalantino.