L’Olanda celebra De Roon, il gladiatore forgiato dall’Atalanta

Collante e leader occulto della Nazionale organge

Marten de Roon

Marten de Roon

L’Olanda sta celebrando Marten de Roon, nuovo eroe nazionale, collante e leader occulto di una nazionale che trabocca di talento inviduale nei singoli, ma fatica da sempre a cementarsi come collettivo e a illuminarsi per la personalità.

Questo fino all’arrivo dell’olandese di Bergamo, San Martino, come lo chiamano i tifosi atalantini: da quando veste regolarmente la maglia arancione, ovvero dal 2018, i tulipani pur cambiando diversi tecnici hanno conquistato una finale di Nation League, persa contro il Portogallo, la qualificazione a questi Europei (non facile in un girone con la Germania e l’Irlanda) e adesso due vittorie su due contro Ucraina e Austria che garantiscono il primo posto nel girone e il fattore campo negli ottavi.

A segnare sono i fuoriclasse come Depay, ma a costruire il gioco e ad alimentarlo con i suoi recuperi è il cuore atalantino di De Roon.Celebrato e osannato dalla stampa olandese, da ex grandi giocatori o grandi tecnici. Di colpo sono tutti innamorati di lui ad Amsterdam e dintorni. E non solo: il Barcellona che da sempre punta sugli olandesi sta preparando un’offerta anche se l’Atalanta difficilmente lo lascerà partire. Una bella rivincita per questo gladiatore che ha compiuto 30 anni ad aprile e per la Dea che ha scommesso due volte su di lui. Nel 2015 l’allora provinciale Atalanta lo acquistava dall’Heerenven, a 24 anni, per 8 milioni per poi rivenderlo un anno dopo per 15 milioni in Premier League al Middlesbrough. Forse l’unico vero errore di mercato negli undici anni di presidenza dei Percassi, rimediato prontamente: nel luglio 2017 De Roon pressa per tornare nella ‘sua’ Bergamo, i Percassi si muovono, lo riprendono per 16 milioni (in quel momento era l’acquisto più costoso della storia del club) e lui, appena arrivato a Orio, twitta felice ‘Sono a casa’, per poi farsi immortalare a braccia alzate mentre firma il contratto a Zingonia. Il resto è storia recente: l’Atalanta vola in Champions, fino ai piani altissimi della Coppa regina, e De Roon vola con la Dea.

È il vice capitano dietro al veterano Rafael Toloi, è uno dei leader indiscussi dello spogliatoio nerazzurro e un intoccabile per Gian Piero Gasperini: in cinque campionati di serie A ha sempre viaggiato a 34 o 35 presenze su 38, restando fuori solo per infortuni o squalifiche (a proposito a settembre dovrà scontare quattro giornate…), per un totale di 218 presenze e 11 gol in nerazzurro. Ecco chi è San Martino da Bergamo e adesso, con qualche anno di ritardo, lo hanno capito anche in Olanda… e pure a Barcellona…