Josip Ilicic (NewPress)
Bergamo, 31 luglio 2018 - La Dea Fortuna non guarda verso l’altra Dea, quella bergamasca. Infortuni e malanni a ripetizione stanno complicando il cammino di avvicinamento dell’Atlanta alla gara di ritorno dei preliminari di Europa League.
Giovedì sera a Sarajevo, dove i nerazzurri avranno un solo risultato a disposizione, la vittoria (o un improbabile pareggio per 3-3), la linea offensiva atalantina si presenterà azzoppata. In Bosnia di sicuro non ci sarà Josip Ilicic, ancora ko per l’infiammazione dentale che lo sta costringendo ad una debilitante terapia antibiotica. Lo sloveno non andrà a Sarajevo e in ogni caso non sarà al top, dopo almeno una settimana fermo, nemmeno nell’ottica delle gara d’andata dell’eventuale turno successivo, il giovedì seguente. Papu Gomez, che nel finale a Reggio Emilia in uno scontro fortuito con un difensore bosniaco, ha rimediato un trauma alla testa del perone, dopo aver lavorato a parte per due giorni con il fisioterapista ieri è tornato in gruppo. A Sarajevo ci sarà, ma non al meglio.
Discorso analogo per la punta Tumminello, infortunatosi sabato a Zingonia: per lui solo un trauma al ginocchio, ma vale lo stesso discorso fatto per Gomez. Fuori causa Andreas Cornelius, che si allena solo da una settimana e appare lontano dalla giusta condizione. Così in attacco restano solo Musa Barrow, intoccabile, e gli ultimi arrivati: il croato Mario Pasalic, che si allena da venerdì, e Duvan Zapata, che ha quasi tre settimane di lavoro nelle gambe. Possibile una staffetta tra i due: Zapata potrebbe giocare da centravanti in un 3-4-3 più offensivo e Pasalic potrebbe subentrargli da trequartista in un 3-4-1-2 più prudente. Dipenderà dal risultato. Ma davanti Gasperini non ha altre alternative. Possibile invece il ritorno di Freuler in mediana: anche in questo caso non è da escludere una staffetta con Pessina o Valzania.