L’Atalanta punta dritta all’Europa: "A Empoli per confermarci"

La Dea oggi al Castellani. Gasperini polemizza: "Ci sono troppe soste"

Gasperini (Newpress)

Gasperini (Newpress)

Milano, 25 novembre 2018 - L’Atalanta oggi alle 15 è di scena a Empoli dove, scortata da un migliaio di tifosi bergamaschi al seguito, cercherà la quinta vittoria consecutiva. Nerazzurri favoriti alla vigilia, ma attenzione ad un Empoli che ha ben reagito alla scossa del cambio in panchina, con l’arrivo dello specialista in salvezze Beppe Iachini, cogliendo subito una vittoria casalinga con l’Udinese. Vigilia serena per la Dea, che si è lasciata alle spalle la sbornia di complimenti e festeggiamenti per il 4-1 rifilato all’Inter, e da mercoledì è tornata ad isolarsi nel bunker del centro sportivo di Zingonia per preparare al meglio la trasferta toscana. Primo di sette impegni racchiusi in soli 35 giorni. Un tour de force che non impensierisce Gian Piero Gasperini, concentrato solo sull’Empoli. «Stiamo bene, siamo praticamente al completo con l’eccezione di Barrow e Tumminello che non sono a disposizione. L’unica vera incognita per noi è di ripartire dopo la sosta per le nazionali dove si allena con metodi diversi e a volte, tra viaggi e partite, non si allena molto. La mia speranza quando i miei giocatori partono per andare in nazionale è che poi giochino, anche se ovviamente non capita a tutti. De Roon e Freuler per esempio hanno fatto due partite, altri nessuna. Il problema è che a ogni ritorno a Zingonia c’è da resettare il lavoro e ripartire. Interrompere continuamente il campionato non è assolutamente piacevole», si è lamentato Gasperini, polemizzando sul calendario a intermittenza che ha interrotto un momento d’oro per la Dea lanciata da quattro successi consecutivi. Una striscia di vittorie che Gasperini spera di allungare oggi al Castellani.

«Le trasferte sono sempre insidiose, ma arriviamo con la spinta della vittoria sull’Inter e vorremmo continuare su questa strada. In trasferta finora abbiamo sempre giocato bene. Le partite fuori casa le affrontiamo con personalità ma sappiamo che nascondono incognite», ha osservato il tecnico atalantino. Invitando tutti a non sottovalutare l’Empoli. “Vincendo con l’Udinese si sono rilanciato, riagganciandosi al treno della salvezza. L’Empoli ha sempre fatto delle ottime prestazioni ma ha avuto un calendario difficile e ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato. Queste sono tutte partite equilibrate, dovremo essere molto attenti». Al Castellani la Dea si presenterà con la formazione tipo dell’ultimo mese, con Berisha tra i pali e la difesa a tre con Toloi e il rientrante Masiello a sinistra, con Palomino centrale. Tornano in panchina Djimsiti, rilanciato dal gol segnato con l’Inter, e Mancini, giocatore boom delle ultime settimane con tre gol consecutivi e la prima convocazione in nazionale. A centrocampo intoccabili i mediani De Roon e Freuler con Hateboer e Gosens a correre sulle ali, davanti il solito tridente con Papu Gomez arretrato da trequartista e Ilicic e Zapata esterni offensivi, con Rigoni (che voci per ora senza riscontro accosterebbero al Frosinone per un eventuale prestito a gennaio) pronto a subentrare come unica opzione davanti, mancando Barrow e Tumminello.

EMPOLI (4-3-2-1): Provedel; Di Lorenzo, Maietta, Silvestre, Antonelli; Acquah, Bennacer, Traoré; Zajc, Krunic; Caputo. All. Iachini

ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens; Ilicic; Gomez, Zapata. All. Gasperini