Atalanta, Gasperini chiede di dimenticare Liverpool: “Ora testa solo al Verona”

Il tecnico nerazzurro alla vigilia della sfida di campionato al Gewiss Stadium

Il tecnico Gasperini

Il tecnico Gasperini

Bergamo, 27 novembre 2020 - Forget Liverpool. Dimenticare la notte trionfale di Anfield Road. Gian Piero Gasperini, alla vigilia della sfida casalinga di domani sera (ore 20,45) al Gewiss Stadium contro il Verona chiede ai suoi di resettare dopo la vittoria in casa dei Reds, sintonizzandosi solo sul Verona dell’ex allievo Juric.

“Quella di Anfield Road è stata una serata magica che deve darci le basi per proseguire in campionato come in Champions. È stata una serata magica per come abbiamo vinto: una soddisfazione e un’iniezione di energia e di fiducia. Abbiamo ritrovato le nostre linee di gioco migliori. Un’ottima gara, l’abbiamo giocata bene, contro una squadra forte. Volevamo la prestazione restando più compatti, in grado di difenderci e di proporci. Abbiamo giocato meglio del Liverpool”, ha sottolineato il tecnico atalantino presentando il match attraverso i canali social ufficiali del club nerazzurro. Avvertendo i suoi sulle difficoltà di affrontare un Verona ben organizzato tatticamente.

“Il Verona è una squadra ostica che ti distrugge il gioco, non ti fa giocare. Dobbiamo stare attenti. È una squadra che non ha perso la sua identità anche se non ha diversi giocatori della scorsa stagione.” Quindi una considerazione sul momento atalantino, sull’altalena di giudizi oscillanti: dopo il pareggio di sabato contro lo Spezia si parlava di una Dea in crisi, poi il trionfo di Liverpool… “Non ho mai avuto la sensazione che la squadra fosse in difficoltà, anche se certi risultati pare non stiano soddisfacendo le aspettative di certi osservatori: la serie A è molto più equilibrata, non vedo performance in ascesa, ci sono partite difficili. La Champions è molto complicata anche perché si gioca ogni settimana: non sarà semplice nemmeno martedì prossimo col Midtjylland. Gli ostacoli sono la continuità con cui si deve giocare, le Nazionali di mezzo, gli infortuni in numero maggiore da cui è duro recuperare e l’assenza di pubblico – ha concluso Gasp - che fa perdere un po’ di concentrazione”.