Peschiera, è iniziato il presidio anti profughi

Venti migranti in una casa di 200 metriquadri: il condominio si ribella

L'arrivo dei carabinieri

L'arrivo dei carabinieri

Peschiera (Milano), 30 ottobre 2016 - Continuerà a oltranza il presidio organizzato dagli abitanti di via Liberazione 23 a Peschiera  per scongiurare l’arrivo di 20 migranti nel condominio. Una notizia calata all’improvviso come un fulmine a fomentare gli animi della frazione di Zeloforamagno, dove già in precedenza hanno trovato rifugio 40 migranti. Un’escalation che ha fatto gridare all’allarme nella comunità che conta meno di 6.000 abitanti. I profughi saranno alloggiati in una casa di 200 mq regolarmente affittata dal proprietario a una cooperativa sociale, la Liberi Tutti di Torino. "Questa non è accoglienza – hanno lamentato – ma un attacco alla nostra sicurezza. Siamo stati abbandonati dalle istituzioni che invece dovrebbero sostenerci. Non siamo razzisti, non avremmo avuto problemi se fosse stato ospitato un nucleo famigliare con donne e bambini, non 20 uomini di cui non si conosce né l’etnia né lo status di rifugiati". Al loro fianco il sindaco di Tribiano Franco Lucente e il consigliere regionale Riccardo De Corato, venuti a portare solidarietà e supporto. "Occorre che anche il sindaco Caterina Molinari prenda una posizione netta e non si nasconda dietro ai diktat del prefetto Marangoni», hanno dichiarato. "Una situazione insostenibile – ha concordato la prima cittadina di Peschiera – contro la quale mi sono già spesa. Incontrerò a breve Marangoni e con me porterò un rappresentante della palazzina". Non sono mancati momenti di tensione con i carabinieri.