Opera, il sindaco Fusco: "Non ospiteremo clandestini"

Martedì l'incontro in prefettura sull'accoglienza profughi, con gli amministratori del Sud Milano

Il sindaco di Opera, Ettore Fusco

Il sindaco di Opera, Ettore Fusco

Opera (Milano), 24 settembre 2016 - E' stato convocato per martedì pomeriggio in prefettura l'incontro con i sindaci delle aree omogenee del Sud Milano, per discutere dell'emergenza profughi, Il sindaco di Opera non ha perso tempo nel ribadire la sua contrarietà all'accoglienza.

"Opera non ospiterà nessun falso profugo" ha tuonato Ettore Fusco, capogruppo della Lega Nord in Città metropolitana, che confermerà la sua posizione davanti al prefetto.  “Non accettiamo di essere considerati zone omogenee di questa Città metropolitana che non esiste - tuona Fusco - riteniamo inammissibile che il sindaco Beppe Sala sia stato nominato nel ruolo di presidente della ex Provincia solo per piazzare fuori dalla sua città quegli immigrati clandestini, perché di questo si tratta, che nella sua Milano non si riesce più a gestire. Se sono troppi, allora, abbia il coraggio di dire ai suoi alleati Renzi e Alfano: basta sbarchi!”

Una ferma opposizione che "lascia trasparire la rabbia e la frustrazione della gran parte di quegli amministratori, costretti a negare aiuti ai disoccupati, sfrattati e disabili, per vedersi poi sfilare sotto gli occhi le galline dalle uova d’oro che da immigrati clandestini portano lavoro e soldi per alcuni" prosegue il sindaco, spiegando: “Con i 35 euro al giorno, oltre mantenere i clandestini in albergo si arricchiscono pure gli amici degli amici”.

Opera salì alla ribalta delle cronache a cavallo tra il 2006 e 2007 quando un campo nomadi imposto dalla prefettura fu smantellato per la forte presa di posizione dei cittadini guidati da Fusco, allora consigliere comunale leghista, che diede un forte contributo alla protesta popolare: “Oggi non saremo più teneri di allora" conclude Fusco.