Ladri nella sede di Corsico Soccorso, via con le offerte per l’ambulanza

"Stavamo raccogliendo i fondi per un nuovo mezzo da dedicare a un volontario scomparso"

La volontaria mostra una delle macchinette distrutte

La volontaria mostra una delle macchinette distrutte

Corsico (Milano), 15 maggio 2017 – Hanno  portato via poco più di quattrocento euro, le offerte racimolate grazie alle iniziative promosse in questi giorni a favore della cittadinanza e due telefoni cellulari. Ma i danni, quello alle strutture e soprattutto quello morale, sono molto più importanti, ingenti. È questo il bilancio del furto subito dai volontari della Corsico Soccorso, l’associazione di pubblica assistenza del territorio, ieri notte. Un episodio che ha visto protagonista la sede della onlus in via XXIV Maggio al 51, ma che inevitabilmente si riflette sull’intera comunità che, da ormai vent’anni, può contare sulla presenza della Corsico Soccorso.

"Con i fondi che stiamo raccogliendo – raccontano i volontari – abbiamo l’obiettivo di acquistare una nuova ambulanza e dedicarla a un nostro volontario, deceduto lo scorso anno, mantenendo vivo il suo impegno e il suo ricordo". Dalle prime ricostruzioni i malviventi, probabilmente due, si sarebbero intrufolati nella palazzina dalla finestra. Una volta entrati hanno cercato l’unico loro obiettivo: i soldi. Aiutati da un piede di porco hanno divelto armadietti, le macchinette delle bibite e del caffe; hanno spostato il materiale sanitario che fortunatamente non hanno né danneggiato né asportato. Poi, non contenti, sono saliti al piano superiore della palazzina che l’amministrazione comunale ha già inserito nel piano delle alienazioni e hanno scardinato le porte dei locali che un tempo ospitavano altre associazioni.

Ad accorgersi dell’accaduto, domenica mattina, sono stati i volontari della “squadra” di turno , gli stessi che di sera, dopo il lavoro, nelle giornate di festa e i fine settimana dedicano il loro tempo libero o sottraggono tempo alle loro famiglie per garantire il servizio di assistenza e aiutare il prossimo. "Non ci regala niente nessuno, non abbiamo grandi forme di sostentamento e, data la nostra connotazione locale, anche i contributi del 5 per mille sono pochi, sostanzialmente i nostri e quelli di qualche cittadino che ha avuto modo di conoscerci . - prosegue il presidente – Quello che introitiamo, lo spendiamo per garantire il funzionamento della sede, la fornitura di materiale e le spese necessarie per alla nostra attività. Episodi come questi non fanno altro che demoralizzarci e creare danni e disagi a noi e alla comunità più in generale".