PATRIZIA LONGO
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Rinascita delle ex Falck: passo avanti decisivo a Sesto

La Giunta dà risposta a tutte le osservazioni sulla variante urbanistica. Ora manca solo la firma sulla convenzione

Quel che resta delle acciaierie

Quel che resta delle acciaierie

Sesto San Giovanni (Milano), 24 marzo 2016 - Aree ex Falck, dalle carte si passa alla fase operativa. La giunta comunale ha infatti dato risposta a tutte le osservazioni ricevute sulla variante urbanistica, adottata un anno fa per inserire la Città della salute e della ricerca all'interno dei terreni che un tempo ospitavano le acciaierie. Per dare il via ai lavori sulle aree, non solo dunque sulla porzione dedicata al maxi polo ospedaliero per cui tutto era già definito, manca ora solamente la firma sulla convenzione che dovrà essere stipulata tra l'amministrazione sestese e l'operatore, la Milanosesto di Davide Bizzi e soci. 

La conclusione dell'iter burocratico consente anche alla Regione di procedere con l'assegnazione definitiva della gara d'appalto al consorzio di imprese che si era aggiudicato il bando del polo ospedaliero in via provvisoria, seppure rimanga l'incognita del ricorso al Tar presentato dal pool secondo classificato, ricorso in discussione nelle prossime settimane.

“E' un momento storico per la città di Sesto San Giovanni - ha commentato il sindaco Monica Chittò - perché finalmente concludiamo il lungo e complesso percorso tecnico necessario ad adeguare il piano integrato di intervento Falck alla presenza della Città della salute e della ricerca. Ora Infrastrutture Lombarde potrà individuare in maniera definitiva il consorzio di imprese che realizzerà e gestirà l'importante polo di ricerca e di cura e, dopo la firma della convenzione con l'operatore, la trasformazione di tutte le aree ex Falck entrerà nella fase operativa”.

Quattro le macro aree in cui erano state accorpate le osservazioni: correzione di refusi, viabilità, impegni economici del privato e l'organizzazione del comparto ex Concordia. Dei 139 punti complessivi, 111 sono stati accolti e 28 rigettati. "Sotto le case del Concordia sarà trasferito il 20 per cento del commerciale, in modo da creare una zona di negozi e servizi anche al di fuori del polo di shopping e intrattenimento previsto sotto il capannone T5 - spiega l'assessore all'Urbanistica, Edoardo Marini -. Per quanto riguarda la viabilità, sarà modificata l'ultima parte della cosiddetta diagonale, non più carrabile ma solo pedonale, per agevolare l'accesso al parco anche dalle case dell'area Concordia: occorrerà modificare la strada al limite dell'ex centrale Edison".

Il comitato di Porto Corsini aveva poi chiesto di non trasformare il viale Edison in un "ring", che avrebbe attirato altro traffico dalla zona Bicocca di Milano, tanto più dopo la riapertura della viabilità in ingresso su territorio milanese. "Le argomentazioni non sono sbagliate, abbiamo specificato che saranno tenute in conto - rimarca Marini - ma non attengono specificatamente alle Falck, bensì al piano di governo del territorio". Altre osservazioni hanno trattato il caso delle "vasche Pompei", solo in parte recuperate nel loro valore di archeologia industriale, e una fetta consistente di oneri - 16 milioni di euro - destinati alla creazione di linee di trasporto pubblico. 

"L'operatore ha tempo un anno per firmare la convenzione - conclude Marini - ma speriamo di chiudere entro un paio di mesi, il tempo necessario per correggere il piano, in base alle ultime osservazioni, e sistemare tutte le carte notarili".

Soddisfatta Milanosesto per l'approvazione definitiva della variante ex Falck, che consente di dare l'avvio ai lavori di rigenerazione di una delle più grandi aree dismesse e contaminate d'Europa. “Con l'approvazione della variante al vigente Pii, si è raggiunto un obiettivo straordinario - afferma Davide Bizzi, amministratore delegato di Milanosesto spa -. Finalmente si potrà dare inizio ai lavori di riqualificazione, che avranno ricadute estremamente positive sia per la comunità sestese che per la Città Metropolitana di Milano”. Bizzi ha ringraziato Comune e Regione “per il lavoro svolto e la collaborazione dimostrata”.