Con due auto tra i negozi a Sesto e a Cinisello. Poi via senza rubare nulla

L’altra notte nei centri commerciali di Sesto e Cinisello

Il centro commerciale "La fontana" a Cinisello

Il centro commerciale "La fontana" a Cinisello

Sesto San Giovanni (Milano), 11 febbraio 2017 - Un'auto che in piena notte sfonda la porta d’ingresso del centro commerciale e poi sparisce nel nulla, dopo aver compiuto un breve giro tra le gallerie vuote e le vetrine spente. L’episodio, assurdo quanto inspiegabile, giovedì notte è accaduto per ben due volte, in due diversi centri commerciali di Sesto e Cinisello. Non un furto con spaccata. Non un attentato, ma all’apparenza un atto indecifrabile di vandalismo che ha lasciato perplesse persino le forze dell’ordine.

Il primo assalto è avvenuto intorno alle 23 di giovedì al Vulcano, in viale Italia. Un’auto, probabilmente un’utilitaria Volkswagen, ha sfondato una delle porte a vetri che proteggono il grande magazzino ed è entrata nelle gallerie del piano terreno. Ha compiuto un breve giro, prima di essere intercettata dalla guardia notturna. Poi il guidatore ha fatto manovra ed è rapidamente uscito dallo stesso varco utilizzato per entrare. Sul posto sono arrivati gli agenti di polizia di Sesto che hanno avviato le indagini.

Mezz'ora più tardi, la scena si ripete a Cinisello, al centro commerciale La Fontana. Questa volta un’auto scura, forse una «Punto», sfonda una delle porte laterali di accesso al centro commerciale e si introduce nelle gallerie, per compiere l’ormai consueto giro e poi sparire nel nulla. Questa volta i teppisti hanno dovuto sfondare due porte a vetri e una saracinesca, provocando danni più seri. A intervenire sono stati i carabinieri di Cinisello, che stanno conducendo le indagini.

Nei due centri commerciali non risulta che vi siano stati furti o tentativi di forzare i bancomat e la cassa continua. Dunque si fa strada l’idea che a colpire siano stati dei teppisti. Sono ancora molti gli elementi che meritano una più attenta analisi e riflessione. A cominciare dal fatto che i due episodi appaiono collegati tra loro, anche se non identici. Diverse sarebbero le due auto utilizzate per colpire. Dunque o si tratta di stessi autori oppure di una stessa banda che avrebbe agito con due obiettivi diversi. Tra le ipotesi, nemmeno troppo remote, vi è anche quella che gli autori abbiano compiuto una sfida. Una prova di coraggio, introducendosi nei centri commerciali in auto.