Paderno, quel mercato che piace a pochi

In via Oslavia il nuovo look soddisfa o meno i commercianti a seconda della posizione che occupano

Il mercato

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Paderno Dugnano (Milano), 8 marzo 2017 - Il mercato di via Oslavia con il nuovo look soddisfa o meno i commercianti a seconda della posizione che occupano. Sono passati oramai diversi mesi dalla ristrutturazione dell’area dedicata al mercato rionale di Paderno Dugnano. Girando tra i banchi si percepiscono diversi umori, a seconda di dove la bancarella è stata collocata. Quello che però salta all’occhio sono i diversi posti vacanti che creano dispersione tra i banchi periferici e una diminuzione delle bancarelle a favore di un’area dedicata a parcheggi ma non ancora utilizzata. Se la parte centrale ha sempre un buon passaggio, sono effettivamente meno frequentate le bancarelle periferiche più che altro occupate dagli spuntisti, non da chi ha un posto fisso ogni settimana ma da chi arriva la mattina per chiederlo.

«La nuova disposizione – spiega Luca Malaman, che vende abbigliamento da 40 anni al mercato padernese così come facevano i suoi genitori – rende difficile un passaggio tra tutti gli stand. Hanno scelto di concentrare gli alimentari all’inizio del mercato, e il passaggio per chi ha le bancarelle sul fondo diventa più complicato. Volevano rimpicciolirlo per riempirlo tutto, ma non ha funzionato. Infatti oggi mi ritrovo isolato qui in fondo e come vede c’è poco passaggio».

«Hanno tolto spazi agli spuntisti – continua Giuseppe Russo, anche lui tra le bancarelle dei vestiti – Potevano studiare meglio gli spazi per creare un passaggio per tutti, invece è difficile che chi arriva con le borse piene decida di visitare anche le ultime bancarelle. Credo sia stato mal pensato». «Hanno creato parcheggi che non vengono utilizzati all’interno del mercato – sottolinea Loredana Bruno – diminuendo di una trentina gli spazi per gli spuntisti. Anche se non sempre il mercato è pieno lo è nei momenti migliori, ad esempio sotto Natale, e in tanti sono costretti ad andare via perché non trovano posti a causa dei parcheggi all’interno della piazza non utilizzati». «Ci hanno messo la loro buona volontà per ristrutturare quest’area – sottolinea invece Vincenzo De Venuto dal banco della frutta – ma l’errore è stato mettere gli articoli di richiamo all’inizio. Anche chi fa i mercati ha però le sue colpe e, dato che questo è un mercato che frutta poco, spesso si lasciano i posti vacanti creando vuoti che a lungo andare danneggiano tutti. Il problema del calo del mercato non si deve però alla sua ristrutturazione, è da anni che l’affluenza diminuisce a causa di un’assurda concorrenza e del calo della qualità».

Tra i banchi degli espositori c’è però anche chi si dice soddisfatto: «La mia è una buona posizione – spiega Marialuisa Verrecchia, che ha un banco di abbigliamento – ed è la stessa che ho sempre avuto. Tentare di ricompattare il mercato secondo me è una buona idea, ma è evidente che le opinioni degli espositori dipendono dalle loro posizioni».