Continua la protesta delle precarie del Policlinico: "Madri della crisi" ricevute dal prefetto - FOTO

Milano, 1 agosto 2014 - Continuano le proteste delle 'Madri nella crisi', le lavoratrici del Policlinico di Milano che hanno visto trasformare i loro contratti di lavoro in contratti a chiamata. Questa mattina una quarantina di donne hanno protestato negli uffici della società Tempor, della quale sono dipendenti, in via Turati a Milano. "La scelta di questa Agenzia interinale, nostro datore di lavoro, così come di CGIL e CISL, di non sedersi al tavolo proposto dal Prefetto per risolvere il nostro problema, insieme al Policlinico e alla Regione, è assurda e merita di essere denunciata pubblicamente - sosteneva in un comunicato diffuso ieri le Madri nella crisi, annunciando iniziative - Siamo state raggirate, sbeffeggiate, escluse dal mondo del lavoro e adesso arriva anche la beffa dell'essere danneggiate da chi dovrebbe tutelare i nostri diritti di lavoratrici e invece pensa solo al proprio tornaconto politico. Non lo accettiamo e aggrediremo questa situazione, a partire dalla Tempor, nostro datore di lavoro che, invece che ricollocarci, perde tempo a giocare col bilancino, seduta ai tavoli con CGIL e CISL".

Le manifestanti si sono poi spostate verso la Prefettura in corso Monforte. Una ventina di precarie è entrata nel cortile del palazzo, ha spiegato Riccardo Germani dell'Usb che questa mattina sta partecipando alla protesta. La delegazione ha chiesto e ottenuto un incontro con il prefetto Francesco Paolo Tronca, che avverrà nelle prossime ore. Il resto dei manifestanti ha temporaneamente bloccato il traffico di corso Monforte. La situazione è poi tornata alla normalità e le 'Madri nella crisi' stanno ancora protestando davanti alla Prefettura contro le condizioni di precariato nelle quali si sono venute a trovare. Circa un mese fa un gruppo di lavoratrici era salito sul tetto del Policlinico e pochi giorni dopo altre manifestanti avevano occupato il Pirellone.