Rodriguez regala il primo sorriso, ma è un Milan tutto da costruire/ VIDEO

Senza molti big, tra cui Bonucci e Biglia, basta una punizione dello svizzero

Rodriguez stende il Craiova

Rodriguez stende il Craiova

Milano, 28 luglio 2017 - L'esito è buono ma per il bel gioco ripassare auspicabilmente più in là. Difficile chiedere di più a questo Milan rivoluzionato (in campo sono 5 su 11 quelli che sono arrivati o tornati a casa), per di più a questo albeggiante punto della stagione. Il calcio d’estate, sebbene trattasi di prima partita ufficiale, è così, scialbo e per lunghi tratti portatore sano di sbadigli: e in una serata di fine luglio - in cui anche una nobile come il Psv ci lascia le penne in casa contro i croati dell’Osijek - meglio accontentarsi del massimo risultato con il minimo sforzo. Ora il Milan potrà contare al ritorno su due risultati su tre, per più giocando in casa con un San Siro che rischia di sfiorare il tutto esaurito.

L’universitatae Croiova è davvero modesto per qualità ma ha dedizione al sacrificio, orgoglio e il merito di giocare corto e stretto come chiesto da Mangia: così servono una buona mezzora di sofferenza nel finale e un calcio piazzato tirato in maniera sporca al tramonto del primo tempo dal nuovo arrivato Rodriguez per siglare il vantaggio rossonero. «Era molto importante vincere - spiega il match winner - e non è stato affatto facile. Ora serve completare l’opera a San Siro tra sette giorni quando speriamo di stare meglio fisicamente».

Per come calcia lo svizzero e per le qualità balistiche di Calhanoglu e Biglia le punizioni rischiano di essere un pericolo costante per i portieri avversari per tutto l’arco dell’annata. La sensazione che regala questo Milan è proprio questa: con l’alibi di non essere a pieno regime fisico - dopo l’ora di gioco infatti sono in tanti a boccheggiare -, ha molte soluzioni per fare male perchè rispetto all’ultimo campionato ha molti più giocatori - arrivati in blocco dal mercato - che possono determinare un gol, con un tiro da fuori, un dribbling o con un assist. Ma di trame ragionate proprio non se ne vedono ancora, tanto che la prima conclusione arriva al 20’ con l’anarchico Niang. Questo Milan - con Cutrone fermato da un palo - finora di montelliano ha proprio poco: non fa un buon possesso, non fa i giusti movimenti senza palla e si consegna agli avversari quando finisce la benzina. Le sostituzioni che modificano l’assetto, varando ufficialmente la difesa a tre che sarà il modulo di riferimento, abbassano la squadra che però, dati alla mano, subisce appena un tiro pericoloso (ci pensa Donnarumma a salvare il risultato ancora sullo 0-0) in tutti i 90’. Sintomo di potenziale solidità. «Non mi potevo aspettare di più - ammetteMontella -, abbiamo isolato i nostri giocatori davanti, sbagliato qualche uscita di palla. Ma il risultato è ottimo, sebbene non metta in ghiaccio la qualificazione. Mi è piaciuta la sofferenza con cui siamo riusciti a vincere, sarà una qualità utile».

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