Processo Maugeri, Maroni: "Su risarcimento Formigoni non sono condizionato da politica"

Il presidente sulla decisione della Regione Lombardia di chiedere 5,6 milioni di risarcimento a Roberto Formigoni. "A tutti gli ex membri del cda del San Matteo di Pavia chiedendo ben 56 milioni"

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni

Milano, 15 aprile 2016 -  "E' la difesa della Regione che ha ritenuto di fare questa richiesta". Cosi' il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a margine del sesto Forum della vendita diretta a Milano, sulla richiesta di risarcimento all'ex governatore Formigoni. Maroni ha escluso che questo fatto possa avere ripercussioni sulla giunta: "Non vedo per quale motivo. Abbiamo scritto anche una lettera a tutti gli ex membri del cda del San Matteo di Pavia chiedendo ben 56 milioni, dieci volte tanto, di quello che e' stato chiesto a Formigoni. Quello che e' giusto e' giusto, io non mi faccio condizionare dalle appartenenze politiche. Io faccio gli interessi della Regione. Se fosse stato un esponente del mio partito, mi sarei comportato allo stesso modo. Se al posto di Formigoni ci fosse stato uno della Lega, avrei fatto la stessa cosa. Perché, da presidente della Regione, o faccio questo o me ne vado a casa".

Sul caso Mantovani è stato netto: "Nessun commento. Gli ho telefonato quando è uscito dagli arresti domiciliari ed è stato rimesso in libertà. Ci siamo parlati e basta così". 

ARAC - Maroni ha poi riferito di un incontro "positivo" su Arac a Roma. "Oggi scrivo al Governo una lettera in cui dico: 'Queste sono le modifiche che intendo apportare alla legge', che non la stravolgono ma affermano i principi che condividiano. Cioè che Arac è un'istituzione locale, regionale a servizio di Anac, che è nazionale, perché abbiamo un interesse comune per prevenire la corruzione. Se il Governo, come mi auguro faccia, mi risponderà dicendo: 'Ok, con queste modifiche non impugniamo la legge', è fatta". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, a margine del sesto Forum della vendita diretta a Milano.

"Il Governo - ha aggiunto - ha tempo fino al 14 di maggio, quindi settimana prossima. Dopodiché, quando porta in Consiglio dei ministri la non impugnativa o quando mi scrive dicendo: 'A queste condizioni non impugniamo', io sono pronto a nominare i vertici di Arac". "Se c'è uno slittamento di un paio di settimane? No, perché? Se il Governo mi avesse detto di sì... Io non voglio fare - ha specificato il presidente - con il rischio che il governo la impugna, perché non è bello. Preferisco trattare e siamo alle battute finale. Sono ottimista che si trovi una soluzione concordata". "Chi è il presidente che si sta scaldando? Fra gli 80 ce ne sono tanti", ha concluso Maroni.

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