Si chiama Milan, che applausi dall'Inter

In nazionale gioca centrocampista, ha già conquistato Spalletti e tifosi: "Voglio l’Europa"

Milan Skriniar

Milan Skriniar

Milano, 17 agosto 2017 - Non è cosa da tutti riuscire a prendersi una standing ovation dai propri nuovi tifosi già nel pre-campionato. L’impresa è riuscita a Milan Skriniar, all’uscita dal campo nel test amichevole tra Inter e Villarreal, giocato più che bene dal centrale slovacco. Uno dei volti nuovi ad Appiano Gentile, arrivato con un’aura di parziale diffidenza dovuta forse allo sbarco a Milano pochi giorni dopo di Leonardo Bonucci. Il paragone ancora non ci sta, per palmarès e livello generale, ma il ragazzo ha finora giocato bene le sue carte per aggraziarsi le simpatie del pubblico. Bene contro le big come Bayern Monaco o Chelsea, affrontate in Cina, stesso risultato al ritorno dalla tournée in Asia, contro Villarreal e Betis. Ha convinto a tal punto Spalletti e la piazza che Jeison Murillo si è sentito “costretto” a spingere pe la cessione al Valencia onde evitare di assistere al prosieguo della stagione dalla panchina. Questo, ovviamente, se il giocatore manterrà le promesse anche nelle gare da tre punti.

«Siamo migliorati partita dopo partita, ma il campionato è un’altra cosa rispetto alle amichevoli - dice il ventiduenne ai microfoni di Premium -. Abbiamo fatto dei buoni risultati fin qui, ora pensiamo alla sfida di domenica. Vogliamo iniziare bene. Io pagato troppo? Non è mica colpa mia...». Lo dicono dirigenti e allenatore, lo conferma Skriniar: l’obiettivo è l’Europa. «Vogliamo centrare la Champions, l’Inter deve tornare a giocarla», sottolinea. Per arrivarci Spalletti ha avviato una sorta di rivoluzione dei piedi buoni, partendo proprio dalla difesa. Non è casuale che sul mercato si sia andati a prendere Skriniar: lo slovacco è stato inserito nella Top 11 degli ultimi Europei Under 21 come difensore, ma in nazionale maggiore gioca (titolare) da centrocampista centrale, davanti alla retroguardia. Ha capacità tecniche superiori alla media per i suoi pari ruolo, tanto che allo Zilina era il rigorista designato della squadra e nel 2014-2015 è riuscito a segnare otto gol in una stagione, firmando anche una doppietta. Da quando è arrivato alla Sampdoria, nel gennaio 2016, non è però riuscito a centrare ancora il bersaglio una sola volta. Sarà che dagli undici metri non lo hanno mai fatto tirare e che comunque nel gioco aereo è più forte quando difende, rispetto a quando attacca. Per conquistare definitivamente il pubblico gli manca giusto di segnare, ma ai tifosi dell’Inter basterebbe probabilmente aver trovato un centrale coi fiocchi. Dal mercato ne arriverà un altro, probabilmente Mangala in prestito dal Manchester City. Così come dovrebbe arrivare un esterno basso a destra, Joao Cancelo, in uno scambio di prestiti con diritto di riscatto che vedrà volare Kondogbia verso Valencia.

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