Inter, i giorni della svolta: Perisic decide, Pastore, Lamela e Berardi nel mirino

Milano, 12 luglio 2017 - Con dodici volti nuovi in più Luciano Spalletti può finalmente lavorare meglio in questo intenso avvio di stagione, dove fra allenamenti, spostamenti e partite ci sarà ben poco tempo per rifiatare. A Riscone i giocatori seguono con entusiasmo, curiosità e dedizione (anche quelli che presto potrebbero fare le valigie) le indicazioni del nuovo allenatore nella doppia razione quotidiana di sedute. L’impianto di base probabilmente sarà ancora il 4-2-3-1, lo stesso che ha chiuso la stagione con pessimi risultati. Ma, aspettando i grandi colpi, già l’arrivo di Skriniar e Borja Valero ha aumentato il tasso tecnico della squadra. Contentissimo ovviamente il 22enne difensore slovacco che ha voluto i nerazzurri a tutti i costi: «Malgrado ci fossero altre offerte con il mio procuratore abbiamo deciso che l’Inter era la soluzione migliore per la mia crescita. Sono appena arrivato, anche se il modo di impostare la linea difensiva di Spalletti è simile a quello di Giampaolo, tecnico cui devo moltissimo. Se mi pesa essere stato valutato 25-30 milioni? No, a me interessa solo giocare e l’unica cosa da fare è lavorare duro». Felice per aver alzato l’asticella delle ambizioni anche Borja Valero: «Per me è una grandissima sfida professionale che spero di affrontare al meglio. La mia duttilità? Negli ultimi anni ho giocato ovunque. Proverò a fare il meglio».

Fin qui il presente. ma il futuro è tutto da decifrare è già i prossimi giorni saranno decisivi per capire i connotati dell’Inter che verrà. La dirigenza fa sapere che non c’è fretta e che sarà un mercato «rallentato» quello dei nerazzurri, ma le idee e le strategie di mercato sono ben chiare. Spalletti dovrà solo avere un po’ di pazienza prima di avere la squadra al completo ma ha ricevuto assicurazioni da Sabatini e Ausilio (oggi il ds sale in Val Pusteria), e soprattutto dalla Proprietà. Da qui al 31 agosto arriveranno 4 calciatori di spessore (oltre a Padelli, Skrjniar, Borja Valero e a diversi giovani già acquistati): l’obiettivo numero uno resta Nainggolan, che l’allenatore nerazzurro conosce molto bene. Nei giorni scorsi il belga ha aperto le porte ad un possibile trasferimento, ma non tutto dipende dall’Inter (che comunque prepara un’offerta da 45-50 milioni più bonus per la Roma), visto che il club capitolino ha fatto sapere di non voler privarsi del calciatore. Spalletti però si fida dei suoi direttori «che hanno in mano le situazioni», ma pensa a delle alternative: in agenda evidenziati i nomi di Vidal (Bayern Monaco), N’Zonzi (Siviglia), Matic (Chelsea) e Naby Keità (Lipsia), che pure hanno valutazioni altissime. Perciò prima di dare l’assalto ad un campione l’Inter vuol capire quanto può incassare da eventuali cessioni.

Quarantacinque milioni sono stati già offerti dallo United per Perisic, invano: il croato è in ritiro, Spalletti gli ha già parlato per capire quali siano le sue reali intenzioni e nelle prossime ore un nuovo confronto ci sarà con Ausilio. Il Manchester è pronto a rialzare l’offerta e se Perisic confermasse l’intenzione di andar via e dall’Inghilterra arrivassero 55 milioni, allora l’Inter potrebe tentennare, ben sapendo che quei soldi potrebbe investirli su un altro talento. Alexis Sanchez e Di Maria restano sogni impossibili, ma un attaccante esterno (dopo averci provato con Bernardeschi) arriverà, e potrebbe essere Berardi. Intanto sondaggi sono stati fatti per Pastore e Lamela (scoperti proprio da Sabatini), ma pure con Brandt (Bayer Leverkusen) e Lucas (Psg) Rinforzi certi in difesa: per Dalbert proposti al Nizza 20 milioni (Zappacosta l’alternativa) , ma in cima ai desideri c’è Davinson Sanchez (l’Ajax chiede 40 milioni), un “pallino” di Sabatini