Giana Erminio, sale la febbre dei tifosi: «Ovunque con i biancazzurri»

Gorgonzola, fan in coda per la tessera del tifoso. Decine di fedelissimi hanno sottoscritto la card che consente le trasferte. La promozione in Lega Pro ha sorpreso tutti, ma ora nessuno vuole mancare alla prima storica trasferta di Vicenza di Daniele Orlandi

Roberto Simone, alias "Robertone", tifoso numero uno: sua la prima tessera staccata della Giana

Roberto Simone, alias "Robertone", tifoso numero uno: sua la prima tessera staccata della Giana

Gorgonzola, 21 agosto 2014 - Una squadra che ha i numeri per puntare in alto ma che deve lavorare con testa, coesione e umiltà. Ne sono convinti i tifosi della Giana, neopromossa nel campionato di calcio di Lega Pro: ieri pomeriggio a Gorgonzola davanti al futuro stadio di casa - in fase di ristrutturazione per adeguarsi alla nuova categoria - erano alcune decine, compresi diversi under 18, in coda per sottoscrivere la tessera del tifoso. La «famossisma» card che consentirà loro di seguire anche le partite in trasferta, in primis l’esordio di sabato 30 a Vicenza. Entusiasmo da vendere per i fedelissimi di una società che ha saputo stupire sia i tifosi della vecchia guardia che i novizi, pronti a supportare i giocatori in un campionato difficile e tutto in salita, dopo tre promozioni consecutive in Promozione, Eccellenza e Serie D.

L'obiettivo ora sarà non perdere quanto faticosamente conquistato. Tutti i lunedi, mercoledì e venerdì dalle 17 alle 19, sarà possibile sottoscrivere la tessera del tifoso nella sede di via Milano 3. Per ottenerla, al costo di 10 euro, sono sufficienti carta d’identità, codice fiscale, indirizzo e-mail e numero di telefono.

Ieri, mentre la squadra giocava un’amichevole a Cavenago (vinta 2-0), la prima tessera staccata è stata quella di Roberto Simone, detto «Robertone», solo un anno di militanza nella tifoseria biancazzurra ma già accanito: «Ho iniziato a seguire la Giana perché amico di Giorgio Recino (attaccante della squadra, ndr) e da allora ho preso parte a tutte le trasferte con il gruppo di tifosi».

Roberto, come del resto tanti altri della tifoseria, ha accolto con sorpresa il passaggio in Lega Pro: «Non me lo aspettavo anche se la squadra aveva tutte le carte in regola per fare bene - spiega -. In Serie D il livello è stato alto per tutta la stagione, ad eccezione di una defaillance finale». Per l’esordio in Lega Pro l’obiettivo è uno solo: «La salvezza, la squadra è competitiva con giocatori come Augello, Crotti e la coppia Marotta-Biraghi, anche se ci sono avversari ostici come Sudtirol, Alessandria e Novara». Secondo Roberto però la Giana non ha punti deboli: «Siamo a posto in centrocampo e in attacco, questa squadra ha l’ossatura perfetta per fare bene».

Fabio Venturelli segue la Giana da sempre: «Un successo strameritato, grazie a un centrocampo vincente e all’ottimo lavoro delle punte. Puntiamo alla salvezza, sono sicuro che ce la faremo. Spero di seguire presto le partite nello stadio a Gorgonzola, ci sono più colore e calore». L’impianto di via Milano dovrebbe venir pronto per fine settembre, fino ad allora il Brianteo di Monza ospiterà le gare casalinghe della squadra di Albè. Emanuele Daloiso, 34 anni, si è avvicinato alla squadra un anno fa: «Una stagione andata benissimo, con un calo sul finire forse a causa della pressione per il risultato». Per fare i numeri nella Lega professionistica, secondo Emanuele, intenzionato a seguire il più possibile la Giana in trasferta, «i giocatori devono rimanere umili, mantenere la forza del gruppo e i vertici dovrebbero puntare sull’inserimento di qualche giovane che possa fare la differenza».

Come detto, la speranza dei tifosi è che i lavori allo stadio si concludano al più presto: «Mi auguro almeno entro novembre, il Brianteo è troppo grande e occorre uno stadio più raccolto per portare calore ai gocatori». A dirlo è Fabrizio Balconi, tifoso biancazzurro da un anno. «Prima tenevo d’occhio i risultati - ammette - ma con l’approdo in serie D mi sono appassionato iniziando a seguire la squadra in trasferta. Non mi aspettavo il passaggio in Lega Pro: ha sorpreso tutti, ora spero che i giocatori riescano a rimanere uniti. Li seguirò in trasferta tutte le volte che potrò e non vedo l’ora di vederli giocare nel nuovo stadio, è questa la loro casa». «Il risultato dello scorso anno - esulta Roberto Longoni - è andato oltre ogni aspettativa, spero in una salvezza tranquilla, non sofferta. In Lega Pro i giocatori devono entrare nell’ottica di abituarsi a pesanti sconfitte ma farne tesoro e trasformarle in esperienza. Alla prima storica partita a Vicenza sicuramente non mancherò»