Sbarca a Mantova la nuova facoltà di Ingegneria informatica

Aprirà a settembre, con l'inizio dell'anno accademico. Sarà un corso di laurea mirato all'innovazione e all'economia 4.0

Firma del protocollo per la nuova facoltà di Ingegneria informatica

Firma del protocollo per la nuova facoltà di Ingegneria informatica

Mantova, 19 febbraio 2018 - A tempo di record, superando pastoie burocratiche e barriere regionali, la facoltà di Ingegneria Informatica sbarca a Mantova. L'aprirà a settembre, con l'inizio dell'anno accademico, l'Università di Modena e Reggio Emilia. Sarà un corso di laurea mirato all'innovazione e all'economia 4.0, è stato sostenuto e lo sarà ancora dalle realtà territoriali (del commercio e dell'industria), oltre che dal Comune di Mantova, in prima fila attraverso la Fondazione universitaria (Fum); la stessa che ha rivolto all'ateneo modenese l'invito a sbarcare sulle rive del Mincio.

Ingegneria informatica riempie il vuoto lasciato da un'analoga facoltà aperta dall'Università di Pavia e poi chiusa. A presentare la nuova facoltà è stato il rettore di Unimore Angelo O. Andrisano, venuto a Mantova assieme ai suoi docenti, ospiti dell'ateneo mantovano e del sindaco Mattia Palazzi. Il progetto, nato pochi mesi fa, è stato preparato nei dettagli, approvato dagli organi competenti e presentato al Ministero della Pubblica istruzione in volata il 16 gennaio. Si attende ora la sua definitiva autorizzazione, prevista per la metà di marzo. La facoltà mantovana avrà in forza 5 professori universitari e 4 ricercatori, potrà accogliere un numero di studenti pari almeno ai 70 che frequentavano la facoltà targata Pavia, ma forse molti di più. Come ha spiegato il professor Marko Bertogna, mantovano d'origine in forza a Modena e quindi naturale trait d'union tra queste due realtà, nell'ateneo emiliano sono oltre 400 le matricole che hanno scelto informatica e che, proprio di fronte a questo 'assalto' si sta ipotizzando di introdurre il numero chiuso.

D'altra parte, l'università modenese sta macinando record, sia sul piano delle valutazioni internazionali (nelle quali batte i politecnici di Milano e Torino) sia per numero di iscritti, che salgono ogni anno del al ritmo del 12%. Il segreto del successo sta nel radicamento territoriale, che Mantova intende replicare, come hanno spiegato il primo cittadino, il presidente di Fum avvocato Poalo Gianolio e l'assessore comunale all'università Adriana Nepote. Intanto con un impegno economico che, per un investimento complessivo che supera il milione di euro l'anno (per i dieci anni di durata dell'intesa) vede il Fum partecipare per oltre 400mila euro. E poi con l'impegno delle eccellenze industriali mantovane (un nome per tutti Opto Engineering, specializzata in sistemi di visione artificiale) pronte a fare la loro parte aprendo le porte agli aspiranti ingegneri informatici.

Didattica e ricerca saranno le due "gambe" sulle quali la facoltà intende progredire. I terreni privilegiati quelli della cybersecurity e dell'intelligenza artificiale. Le applicazioni dirette sul territorio non mancheranno, come ha assicurato Mattia Palazzi.