Lecco, blocco informatico, ospedale in tilt

Sistemi fuori uso, caos dalle sale operatorie al pronto soccorso

L'ospedale Manzoni di Lecco

L'ospedale Manzoni di Lecco

Lecco, 14 aprile 2015 - «È come essere tornati agli anni Ottanta quando si doveva fare tutto a mano, l’unica differenza è che a quel tempo c’erano i moduli giusti e tutti erano capaci di fare le cose a mano, mentre adesso compilare un foglio improvvisato nel modo corretto sembra impossibile e il risultato è che qui non funziona più nulla». Laconico e amareggiato è stato il commento di un medico – che ha ancora memoria degli ormai lontani tempi in cui i computer ancora non si utilizzavano – di fronte a quanto di spiacevole è avvenuto ieri a partire da mezzogiorno all’ospedale di Lecco. Il sistema informatico è andato completamente fuori uso bloccando operazioni essenziali per il funzionamento di tutti i servizi.

Un operatore sanitario spiega, nel pieno del caos generale: «È tutto fermo e questo comporta ogni sorta di problema. Da poco dopo mezzogiorno ogni servizio informatico si è completamente bloccato per cui esami di laboratorio, Pronto soccorso, centro trasfusionale, protocollo, lettere di dimissioni, sale operatorie e quant’altro non esistevano più come parti di una struttura ma erano pezzi a se stanti incapaci di operare nel sistema in maniera sinergica e funzionale. A un certo punto è stato chiuso anche il Centro unico di prenotazione. I laboratori di analisi hanno attivato per primi una procedura d’urgenza portando i risultati di piano in piano attraverso il personale, anche le sale operatorie si sono attivate per refertare tutto manualmente, proprio come si faceva una volta. Come si può capire il sistema è andato in tilt per cui tutto si è rallentato o bloccato completamente con tutti i disagi del caso per i pazienti». Resta da capire quale sia l’origine del problema che si è già presentato a settembre e in modo molto più grave nel maggio del 2012 quando per due settimane i server non funzionarono. Anche in questo caso pare che il problema abbia origine dal sottodimensionamento dei server, il servizio di assistenza è poi affidato a una società esterna e ieri pomeriggio alle 18 ancora non erano stati in grado di risolvere il problema.

Se il sistema ripartirà oggi, secondo i bene informati, sarà già un successo. Ma l’azienda ospedaliera ha tenuto a precisare che entro stamani, scongiurati nuovi problemi, tutto dovrebbe tornare alla normalità. «Comunque quando ripartirà – spiega un operatore – non vuol dire che i problemi saranno finiti perché tutto quello che è stato fatto a livello cartaceo dovrà essere recuperato e messo a sistema il che significa un monte ore di lavoro aggiuntivo per chi deve comunque svolgere già il lavoro di routine. Questi problemi stanno diventando in forma più o meno grave una fastidiosa costante che mette in difficoltà il personale e gli utenti del servizio».