Coronavirus in Lombardia, Fontana: "Dati positivi, riapriremo i confini"

Il governatore crede nella possibilità di uscire dalla regione

Il governatore Attilio Fontana

Il governatore Attilio Fontana

Milano, 29 maggio 2020 - «Abbiamo esaminato i dati della Regione Lombardia inviati all’Istituto Superiore di Sanità e abbiamo potuto evidenziare come gli stessi siano tutti estremamente positivi, in miglioramento rispetto alle precedenti stime". Lo ha detto ieri il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. I dati del contagio, secondo il governatore, giustificano un certo ottimismo: "La situazione sta sostanzialmente migliorando. Ritengo quindi che, in previsione del provvedimento governativo nel quale si stabilirà la riapertura della circolazione tra le diverse regioni, la Lombardia rientrerà sicuramente nel novero delle regioni che avranno libertà di movimento. Sono quindi molto confidente sul provvedimento che verrà emanato dal Governo e – ha concluso il presidente – e sono convinto che dal 3 giugno i lombardi saranno liberi di circolare in tutta Italia". 

Qualcuno sostiene che da Fontana sarebbe stato lecito attendersi maggiore prudenza, ma l’ottimismo è condiviso anche da un addetto ai lavori, il professor Carlo Signorelli, docente di Igiene e Sanità pubblica all’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano e all’Università di Parma, anch’egli intervenuto ieri alla diretta Facebook: "Non esiste solo l’indicatore ‘RT’ per stabilire se una ragione è più o meno a rischio. L’algoritmo su cui si basa l’ISS fa riferimento a 21 valori che esaminano i singoli aspetti di questa malattia. E più che ai dati della singola giornata è necessario fare attenzione ai trend che, in Lombardia, sono in diminuzione. Calano i ricoverati in terapia intensiva e negli ospedalI e tutto lascia intendere che possiamo guardare avanti con moderato ottimismo. È importante – ha proseguito Signorelli – sottolineare un altro segnale: in Lombardia, dove c’è una centrale unica per le chiamate di emergenza urgenza, nelle ultime settimane si è tornati, per le urgenze di tipo respiratorio, ai livelli antecedenti il Covid".