Ucciso da un osso di pollo, nell'esofago: medico condannato

Nel gennaio 2010 l’uomo morì durante una riunione del consiglio municipale per un’emorragia causata da un osso di pollo di due centimetri, finito nell’esofago e non individuato dagli esami sostenuti qualche giorno prima al pronto soccorso

Medici

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Cremona, 23 marzo 2015 -  Due assoluzioni e una condanna a quattro mesi con pena sospesa: è questa la sentenza che il giudice Pierpaolo Beluzzi del tribunale di Cremona ha emesso oggi, a conclusione del processo che ha visto tre medici dell’ospedale di Crema accusati di omicidio colposo per la morte di Roberto Gandelli di 59 anni, consigliere comunale di Romanengo e capogruppo del Pd.

Nel gennaio 2010 l’uomo morì durante una riunione del consiglio municipale per un’emorragia causata da un osso di pollo di due centimetri, finito nell’esofago e non individuato dagli esami sostenuti qualche giorno prima al pronto soccorso.

Per tutti e tre i medici, la richiesta del pubblico ministero Silvia Manfredi è stata di sei mesi di reclusione. Il giudice, invece, valutati gli atti, ne ha assolti duedall’accusa di omicidio colposo e ha condannato il terzo a quattro mesi, con sospensione della pena, per non aver prescritto l’esame endoscopico al paziente.