Cremona, 13 marzo 2015 - La Polizia di Stato di Brescia e Cremona sta dando esecuzione in collaborazione con il Reparto Prevenzione Crimine, a 16 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone accusate di far parte di un'associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, al riciclaggio, all'estorsione, alla truffa e appropriazione indebita nonche' all'intestazione fittizia di beni.
Gli arrestati, residenti nella provincia di Cremona, Brescia, Piacenza, Forlì, Bergamo, Mantova e Verona avevano, infatti, costituito un'associazione criminale che gestiva o costituiva, attraverso l'opera di prestanome, numerose società operanti nel settore del cosiddetto "movimento terra". Grazie a queste, l`organizzazione, in pratica, noleggiava mezzi pesanti (autoarticolati, betoniere, camion pompa) ed anche materiale di costruzione oppure li acquisiva in locazione finanziaria (leasing) per poi appropriarsene fraudolentemente e successivamente cederli a ricettatori italiani e stranieri che li trasferivano all`estero, per la maggior parte in Albania e in Libia. Le società venivano, quindi, utilizzate per i loro propositi criminali e poi fatte fallire.
A capo dell'organizzazione G.I. 57 anni di Isola di Capo Rizzuto insieme ai suoi familiari e un gruppo di persone che fungevano da ricettatori. Nel corso dell`indagine è stato possibile ricondurre all'organizzazione otto società. Le indagini hanno, inoltre, documentato rapporti tra il sodalizio di Cremona e alcuni personaggi legati alla `Ndrangheta del Crotonese tra cui F.L., considerato affiliato alla cosca cutrese riconducibile a Grande Aracri Nicolino, e probabilmente una parte dei mezzi sottratti alle società di leasing era stata dirottata nel Cutrese.