Torrette del Duomo a rischio crollo. Il maquillage non può più attendere

La Curia: bisogna fare il progetto, ottenere l’ok e trovare i fondi di Daniele Rescaglio

17 - Duomo di Cremona e Torrazzo

17 - Duomo di Cremona e Torrazzo

Cremona, 6 maggio 2015 - Le torrette del Duomo devono essere restaurate. È questo quanto emerso dall’intervento di messa in sicurezza necessario dopo la caduta di alcuni mattoni il 25 aprile scorso che avevano costretto alla chiusura dell’ingresso sud della Cattedrale, l’unica tra l’altro da cui possono accedere i disabili. Le tre torrette sono le uniche a non essere state interessate dal restauro degli anni ’80 che ha riguardato la facciata e i tetti del Duomo. Ora le transenne sono state rimosse e l’ingresso dalla facciata sud è stato riaperto al pubblico. Ma quali sono le condizioni di salute della Cattedrale di Cremona? «La facciata non sta male» sottolinea monsignor Achille Bonazzi responsabile dell’Ufficio Beni culturali della Curia di Cremona. «Le tre torrette, una centrale e due laterali, che non sono state oggetto di restauro negli anni 80, hanno invece bisogno di un intervento». Le infiltrazioni di acqua e il gelo invernale hanno creato i problemi, che tuttavia non sembrano essere di natura strutturale. Ma dall’intervento effettuato risulta che queste parti necessitano di un restauro urgente. Ma quali saranno i tempi?

«Si deve fare il progetto, ottenere l’autorizzazione da parte della Soprintendenza di Brescia e trovare i fondi. Quindi si devono fare i lavori» spiega monsignor Bonazzi. «Le Soprintendenze hanno tempo 120 giorni per dare il loro parere». Il Duomo nel corso degli ultimi dieci anni è stato soggetto a un corposo intervento sulle coperture, un progetto che ha avuto un iter per alcuni aspetti travagliato. Infatti i soldi che vennero stanziati nel 2001, in realtà nel 2007 sono stati riassorbiti dal Ministero dei beni culturali. Per quanto riguarda il consolidamento strutturale, realizzato a partire dai sottotetti e che ha coinvolto le murature portanti dei matronei e del corpo centrale sino a livello del ciclo cinquecentesco, si può affermare che oggi la Cattedrale di Cremona è l’unico monumento storico di proprietà ecclesiastica in Lombardia caratterizzato da interventi finalizzati a minimizzare gli eventuali effetti sismici.