Politici tuttofare: postini e giardinieri per salvare i Comuni

Succede nel Cremasco. L'esempio di Capralba, dove il vicesindaco si è reinventato postino

Emilio Morali, vicesindaco di Capralba

Emilio Morali, vicesindaco di Capralba

Capralba (Cremona), 18 aprile 2017 - "Guardi, se non ci tiriamo su le maniche e facciamo qualcosa tutti, i piccoli Comuni sono destinati a chiudere perché non avranno le risorse necessarie per tirare avanti". E lui, Emilio Morali, 63 anni, vicesindaco di Capralba dal 2014, piccolo centro in provincia di Cremona, le maniche se le tira su spesso. Per esempio, ha portato a tutti gli abitanti del paese, frazione di Farinate e cascine comprese, gli avvisi di scadenza della Tari e le lettere di scadenza. "Ho cominciato quattro anni fa, quando ero capogruppo in Consiglio comunale - racconta - perché l’ultima volta che il servizio era stato affidato a Equitalia una percentuale notevole di cittadini aveva ricevuto la lettera degli oneri da pagare fuori tempo massimo, scadendo nella mora. Da allora le lettere le ho portate io. Quest’anno in due giorni ho coperto tutte le famiglie e ho verificato anche se qualcuno è stato lasciato fuori. Poi sono andato anche a portare il secondo avviso e non ci sono state lamentele di alcun genere: stiamo parlando di oltre 2.500 lettere, un risparmio vicino a 3.000 euro l’anno che va a beneficio di tutti i 2.350 abitanti del paese".

Il vicesindaco ha fatto tutto questo per risparmiare. Ma non solo: "Qui a Carpalba ci siamo attrezzati per il taglio del verde pubblico. Abbiamo acquistato un trattorino e da quest’anno gestiamo il verde in proprio, grazie ai volontari del verde e dei fontanili e alla Pro loco. In due anni ripagheremo la spesa del trattore e ogni anno risparmieremo 15mila euro circa. Questa è la strada se non vogliamo chiudere il Comune". Capralba però vuole diventare famosa per la festa in costume medievale che da tre anni a questa parte la caratterizza e che quest’anno ha visto arrivare migliaia di turisti. Sulla strada del volontariato e del risparmio ci sono anche altri sindaci del Cremasco che hanno fatto del volontariato un’arma vincente. Poco distante, nel confinante paese di Vailate, il primo cittadino Paolo Palladini è sceso in campo in prima persona e con altri volontari per la cura del paese. Ha provveduto al taglio dell’erba, ha pitturato gli ambienti comunali, ha pulito le strade, ha ridipinto la segnaletica, controllato la pulizia del verde, risistemato i giardini.

A Torlino Vimercati, il sindaco Giuseppe Figoni ha tagliato l’erba sulle rotonde e sulle rive dei fossi e ha ripulito i fontanili, oltre a sbrigare una serie di lavori manuali di manutenzione. A Spino d’Adda i genitori ogni anno ridipingono le aule delle scuole, con risparmio per l’Amministrazione. Lavori che vengono svolti gratuitamente sempre più spesso da volontari più o meno organizzati. È necessario, però, fare attenzione perché non sempre il lavoro gratuito è apprezzato, come a Gombito dove, giusto un anno fa, sindaco e vice potarono alberi e tagliarono l’erba in un parco pubblico e vennero denunciati dall’opposizione e multati di 3.000 euro dall’Asl per aver eseguito lavori utilizzando attrezzi a motore (motosega) senza essere in possesso dell’apposito patentino.