Ammazzato a colpi di candelabro: la moglie accusata di omicidio volontario

Nadia Gaggia, che a quanto pare soffriva di disturbi psichici, ha aggredito il marito mentre era in vasca da bagno

La cascina dove una donna ha ucciso il marito con un candelabro (Fotorastelli)

La cascina dove una donna ha ucciso il marito con un candelabro (Fotorastelli)

Pescarolo (Cremona), 4 giugno 2015 - Omicidio volontario. E’ questa l’accusa di cui deve rispondere Nadia Gaggia, la donna 69enne che martedì nel tardo pomeriggio ha ucciso il marito 73enne Giovanni Pasquali colpendolo più volte con un candelabro.

Decine di colpi che la donna avrebbe sferrato mentre l’uomo, agricoltore in pensione, si trovava nella vasca da bagno senza lasciargli nessuna possibilità di scampo. A quanto sembra da una prima ricostruzione sarebbero state proprio le botte alla testa ad uccidere l’uomo. Sarà comunque l'autopsia che è stata disposta dal pm Laura Patelli a fugare ogni dubbio circa le cause delle morte. C

ome detto la tragedia si è consumata martedì, intorno alle 18, nella cascina Le Motte, in comune di Pescarolo, dove la coppia risiedeva. Nadia Gaggia, che a quanto pare soffriva di disturbi psichici, in preda forse ad un raptus dopo una discussione con il coniuge lo ha aggredito. E’ stata proprio lei poi a chiamare la figlia Ilenia, insegnante a Vescovato, raccontandole che aveva litigato con il padre. Quando la figlia è arrivata a casa dei genitori a trovato il papà senza vita, in un bagno imbrattato di sangue. Ora la donna si trova ricoverata presso l’Ospedale Maggiore di Cremona, piantonata dai carabinieri, ma per il momento non è stato possibile interrogarla a causa del suo stato confusionale. Sotto choc Pescarolo, il paese dove la coppia viveva e dove la vittima Giovanni Pasquali era conosciuta.