Sacerdote morto investito, la comunità di Offanengo è sotto choc

Il fratello: era sopravvisuto a tanti pericoli

Don Vito insieme a Papa Francesco

Don Vito insieme a Papa Francesco

Offanengo (Cremona), 10 dicembre 2017 - Con ogni probabilità sarà disposta l’autopsia sul cadavere di don Vito Groppelli, morto investito da un’auto venerdì sera poco dopo le 19, mentre ritornava a casa dopo aver celebrato la messa nella chiesa parrocchiale di Offanengo. Vasto il cordoglio per il sacerdote, padre missionario per molti anni in Brasile.

«Siamo molto dispiaciuti – ci ha detto il fratello Giacomo, presidente dei geometri della provincia di Cremona – per questo incidente. Mio fratello era sopravvissuto a tre atterraggi aerei di fortuna in Brasile, Paese nel quale aveva combattuto contro i coccodrillo, per chiudere la sua esistenza travolto da un’auto. Come famiglia preferiremmo che non venisse eseguita l’autopsia. Ma attendiamo la decisione del magistrato con serenità». Il vescovo monsignor Daniele Gianotti si era recato immediatamente sul luogo del sinistro per confortare i familiari, insieme al parroco di Offanengo, monsignor Bruno Ginelli, che si occuperà dei funerali. Don Vito era nato a Crespiatica, terzogenito di una famiglia cremasca di nove figli, l’8 luglio del 1938 che a quei tempi conducevano i terreni di una cascina in quel paese prima di trasferirsi a Ripalta Cremasca. Ordinato sacerdote nel 1964 era andato in missione in Brasile nel 1972 per rientrare in Italia lo scorso anno, dopo una pausa tra il 2002 e il 2007 a Lanciano.