Tentano il furto in casa, poi fuggono. Catturati, vengono subito liberati

Crema, due ventenni avevano provato a entrare in un appartamento

I carabinieri all’ingresso della palazzina di Ombriano dove i ladri hanno tentato di entrare in una casa da una porta finestra

I carabinieri all’ingresso della palazzina di Ombriano dove i ladri hanno tentato di entrare in una casa da una porta finestra

Crema, 30 novembre 2016 - In Italia da poche settimane, espressamente per rubare. Uno ha già un precedente, l’altro, con ogni probabilità, l’ha fatta franca sin qui. Lunedì però le cose sono andate male, perché quando, intorno alle 18, hanno dato l’assalto a un balcone del piano rialzato di una palazzina in via D’Andrea a Ombriano, qualcuno ha visto e quando hanno preso a calci la porta finestra dell’abitazione, il testimone ha chiamato i carabinieri. I due ladri si sono però accorti di essere stati scoperti e hanno fatto marcia indietro, cercando di raggiungere di corsa i campi che ci sono poche centinaia di metri più avanti per involarsi con la complicità del buio, ma non hanno fatto i conti con i due carabinieri di pattuglia in quella zona che li hanno visti e rincorsi.

I due militari corrono per passione, hanno sfruttato il loro allenamento e alla fine sono riusciti a raggiungerli e a prenderli. Una volta portati in caserma i due ladri sono stati identificati. Entrambi albanesi, uno ha vent’anni, è domiciliato a Cologno Monzese e lo scorso mese era già stato arrestato a Milano perché sorpreso mentre effettuava un furto in un appartamento; l’altro ha 24 anni e anche lui è in Italia da poche settimane. Mentre i due venivano identificati in caserma, altri militari controllavano l’appartamento preso di mira e rilevavano che sui vetri della porta finestra presa a calci erano rimaste delle impronte abbastanza nitide che, controllate, corrispondevano proprio a quelle delle scarpe indossate dai due banditi. E a quel punto sono scattate le manette e l’ordine d’arresto. Ieri nella tarda mattinata i due ladri sono comparsi davanti a un giudice del tribunale di Cremona che ha convalidato l’arresto ma poi ha accolto la richiesta dell’avvocato d’ufficio e ha rinviato il dibattimento al 7 gennaio, decidendo per il ventenne recidivo l’obbligo di dimora nel Comune di Cologno Monzese fino al processo, mentre per il complice nessuna restrizione.