Crema, nelle cantine delle case Aler vivono alcuni senzatetto

Per l’ex deputato Risari la società ne sarebbe al corrente

Segni inequivocabili dell’occupazione

Segni inequivocabili dell’occupazione

Crema, 16 ottobre 2016 - Scendiamo una scala ripida, senza luce; poi due cunicoli che portano sotto terra, stretti ma dove il freddo stenta ad arrivare. Infine, in fondo, una sedia, due piccoli ripostigli, un paio di scarpe non proprio nuove e qualcosa che potrebbe assomigliare a un pagliericcio. Nel buio e nel silenzio, quasi un carcere d’antica memoria. Lì, da almeno due anni, vivono alcuni senzatetto che cercano di arrangiarsi alla meglio. Siamo nel pieno centro di Crema, in via Matteotti e a denunciare la situazione è Gianni Risari, ex deputato democristiano che sta muovendo i primi passi per un ritorno alla politica attiva, dopo cinque anni di pausa. «Mi sembra una cosa incredibile che in pieno centro città ci siano situazione di questo genere». Ma la cosa ancora più incredibile è che i responsabili dell’Aler siano al corrente della situazione e non facciano nulla, pensiamo per non privare neppure di quel povero giaciglio chi non ha nulla.

Detto che basta fare pochi metri in verticale per trovare qualche appartamento da tempo vuoto, ce ne sono almeno tre su 21 case che conta il palazzo e che potrebbe dare un po’ di dignità a chi l’ha persa, detto che in questo stesso caseggiato posto in posizione invidiabile e in un palazzo storico cittadino dove fino a qualche mese fa c’era la sede distaccata della Provincia e dove tuttora c’è la sede di Crema dell’Aler, c’è gente che da anni non paga neppure le poche decine di euro d’affitto. «Io chiedo – dice Risari – di sapere che cosa si intende fare. Quali sono le intenzioni del Comune verso queste persone e nei confronti di questa situazione. Una condizione vergognosa che permette a povera gente di infilarsi in cantina, senza giro d’aria e nient’altro. Dove sono e cosa fanno i servizi sociali? Da oltre due anni qui qualcuno vive in queste condizioni». Dopo la denuncia dell’ex parlamentare, sono arrivati i carabinieri e qualcuno ha fatto sparire tutto quel che c’era, infilando le poche masserizie in due cantinette attigue ai corridoi e cercando di ripulire la sporcizia che albergava. Quel che è incredibile è che i responsabili dell’Aler erano al corrente di tutto questo e allora, si chiede Risari, hanno avvertito il Comune o hanno fatto finta di niente? È della scorsa settimana la denuncia di una famiglia di cinque persone che vive in un appartamento su tre piani di meno di 50 metri quadri, con due bambini piccoli, una con una malattia rara, l’altro di soli due mesi e con uno sfratto in mano per il prossimo 25 ottobre. Hanno denunciato la situazione, chiedendo una casa. La risposta è stata: siete al 97° posto e di aiuto ve ne abbiamo già dato.