L’evoluzione del branco: da bulli a guerrieri urbani

Forte senso di appartenenza, violenza e regole ferree

Una baby gang (foto di repertorio)

Una baby gang (foto di repertorio)

Crema, 9 maggio 2017 - Sgominata un’altra baby gang che imperversava in una zona di Crema, piazza Garibaldi e Giardini pubblici, specialmente di sera e soprattutto nel weekend e che, diversamente dalle altre baby gang viste in provincia, si era data un’organizzazione precisa, quasi militare. e aveva adottato il nome di Big Family. Nei primi anni 2000 in città c’erano i Gabber, ragazzi che avevano adottato come simbolo di riconoscimento un cappellino: scritte sui muri e qualche bravata, subito sopita dall’intervento delle forze dell’ordine. C’era stato poi il fenomeno S. Bernardino, dove ragazzi del quartiere si divertivano a entrare nei cortili delle case coloniche per devastare gli orti e aprire le gabbie di galline e conigli, generando il caos. Per qualche tempo di loro non si sentì più nulla, salvo ricomparire l’inverno scorso: travestiti da fantasmi, con un lenzuolo addosso, i ragazzi si nascondevano dietro le siepi da cui uscivano all’improvviso spaventando i passanti. Tutto è finito con una denuncia.

Di tutt'altra specie sono invece gli appartenenti alla Big Family. L’esistenza di questa banda è conosciuta da almeno un anno e il gruppo è arrivato a contare una trentina di adepti, italiani e stranieri, che arrivano quasi tutti dal quartiere di S. Maria. In maggioranza si tratta di minori e di ragazzi che hanno abbandonato la scuola. Per accrescere il senso di appartenenza, i componenti della banda hanno inciso un inno rap (“Big Family”), nel quale cantano chiaramente le intenzioni del gruppo; inoltre hanno una pagina facebook dove postano le foto. Un gruppo molto coeso, dove vale la regola dell’uno per tutti, tutti per uno. Le ragioni di un’aggregazione così forte risiedono probabilmente nella voglia di rivalsa. Rifiutati dalla scuola e anche dalla società che li circonda, questi ragazzi vogliono imporsi con la forza. Chi passa davanti a loro deve abbassare lo sguardo e accettare gli sfottò, anche pesanti. E se qualcuno reagisce partono spedizioni punitive che si concludono con pestaggi in piena regola .