La subdola presenza dell’amianto

COMMENTO

Milano, 13 gennaio 2017 -

LETTERA

LEGGO NELL’EDIZIONE di Milano del 10 gennaio, a pag XI “Cronache”, l’articolo relativo alla Caserma Perrucchetti. Il cronista riporta indicazioni riferite a tetto e pareti in amianto. La curiosità è relativa alla sua certezza che si trattasse proprio di amianto. Normalmente tale certezza viene esplicitata solo a seguito di analisi di un laboratorio accreditato, e solo dopo aver prelevato un campione con tutte le precauzioni di legge e buon senso. La domanda è: chi lo sapeva? Antonio P.

RISPOSTA

LA PRESENZA DELLA COPERTURA di cemento e amianto nella caserma Perrucchetti di Milano è stata riferita al nostro cronista dagli esperti della squadra di Arpa Lombardia, cioè l’agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente. Tecnici intervenuti nel luogo dell’incendio perché attivati dai vigili del fuoco con l’obiettivo di valutare la situazione. Stando alle denunce presentate, in Lombardia l’amianto presente è pari 4 milioni e 300.000 metri cubi. Oltre il 70 per cento rilevato in strutture private. Quella della bonifica dell’amianto resta una priorità delle autorità competenti, prima fra tutte Regione Lombardia che, mercoledì a Bergamo, ha firmato con il Comune, l’Arpa e con l’Ats una convenzione per un progetto sulla mappatura dell’amianto sul territorio. Accordo che consentirà anche un più facile smaltimento dell’asbesto a costi contenuti per i privati. Un nuovo database permetterà inoltre l’incrocio dei dati per una mappatura più puntuale e completa. Quello di Bergamo si propone di diventare un modello per arrivare a una Lombardia «amianto-free». sandro.neri@ilgiorno.net