Falsi servizi d'assistenza ai richiedenti asilo: revocati gli arresti a imprenditore

Pper il Tribunale del Riesame "non è emersa una volontà totalmente truffaldina nella gestione delle strutture che hanno accolto i profughi"

Migranti in città

Migranti in città

Carpenedolo (Brescia), 17 novembre 2017  - Revocati gli arresti domiciliari nei confronti di Angelo Scaroni, l'imprenditore bresciano coinvolto in un'inchiesta della Procura di Brescia sulla gestione dei profughi con l'accusa di aver truffato lo Stato per oltre 900mila non fornendo agli immigrati i servizi previsti dalla legge e per i quali riceveva denaro pubblico. E' una decisione del tribunale del Riesame di Brescia.

A Scaroni, che aveva partecipato attraverso autocertificazioni a bandi pubblici indetti dalla Prefettura di Brescia, è stato imposto il divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale. Nei giorni scorsi la Procura di Brescia ha chiuso le indagini. Per il Tribunale del Riesame: "non è emersa una volontà totalmente truffaldina nella gestione delle strutture che hanno accolto i profughi".