Serie B, Brocchi difende il suo Brescia

Il tecnico non nasconde i problemi, ma precisa: "La classifica ci sorride e la strada è giusta"

Cristian Brocchi è il nuovo allenatore del Brescia: al Milan poca serenità

Cristian Brocchi è il nuovo allenatore del Brescia: al Milan poca serenità

Brescia, 1 novembre 2016 - Il risultato di sabato a Chiavari (Entella-Brescia 4- 0) potrebbe far aprire un processo, ma nessuno ha certo intenzione di avviare una ‘causa civile’ nei confronti delle Rondinelle. La sconfitta rimediata in Liguria è stata pesante sia sotto il profilo del risultato (quattro gol subiti), sia sotto il profilo del gioco (biancazzurri mai entrati in partita). Il Brescia è stato surclassato in ogni zona del campo, arrivava sempre in ritardo sul pallone, ha sbagliato l’approccio alla gara e ha commesso evidenti errori difensivi, da parte dei singoli soprattutto. Può bastare? Negli occhi dei tifosi era rimasto impresso un secondo tempo giocato alla grande contro il Vicenza, una ‘remuntada’ da togliere il fiato con due gol realizzati in due minuti nel finale di gara. Il Brescia nella sfida con i biancorossi di martedì scorso aveva speso moltissime energie, tenuto conto che alcuni giocatori non erano al meglio della condizione lo sforzo fisico è stato doppio se poi si pensa che il campo era davvero pesantissimo. Non vuole essere questa una giustificazione, ma di sicuro è un aspetto da tenere presente.

Le tre gare in una settimana si sono fatte sentire. Si è parlato anche di approccio sbagliato, di una squadra che è entrata in campo troppo ‘molle’ e non è la prima volta che succede. Ma a riguardo mister Brocchi tiene a precisare: «Di sicuro l’atteggiamento che abbiamo avuto nel primo quarto d’ora a Chiavari è stato sbagliato, non siamo stati aggressivi e non abbiamo fatto nulla delle cose preparate in allenamento. Ma se mi dite che il Brescia ha sempre avuto questo impatto da alcune gare a questa parte non sono d’accordo» E così spiega: «Con lo Spezia pur essendo usciti sconfitti i ragazzi non erano partiti male. Sabato l’Entella ci è stata superiore in tutto, mentalmente e fisicamente questo lo riconosco. Ma credo che nell’arco di un campionato gare come queste possano capitare ancora.

Cercare di trovare il giusto equilibrio non è facile soprattutto se si lavora con dei giovani. Di sicuro c’è da migliore, non voglio che la mia squadra entri quasi impaurita in campo, questo non deve succedere». Nelle ultime quattro partite il Brescia ha sempre subito gol nella prima parte di gara e sarà pure una coincidenza ma gli errori sono stati fatti soprattutto dai singoli, in alcune circostanze anche con la difesa perfettamente schierata. Sotto la lente d’ingrandimento sono finiti Michele Somma e Arturo Calabresi, entrambi Nazionali, entrambi cresciuti nella Roma, entrambi apparsi in difficoltà in questo inizio di stagione, eppure rispetto ad altro giovani compagni hanno un anno in più di esperienza (anche se Somma lo scorso anno è stato fuori per diversi mesi). C’È

Però da dire che Brocchi chiede a loro qualcosa di diverso rispetto a quello che voleva Boscaglia sul campo: il tecnico milanese vuole che anche i difensori siano protagonisti nella manovra di costruzione e in più il fatto di tenere sempre la difesa alta porta qualche rischio in più. Brocchi resta comunque soddisfatto del percorso che la squadra sta facendo. «Non solo io devo essere contento, ma anche i tifosi e la stampa dovrebbero esserlo, di partite buone ne abbiamo fatte, i ragazzi lavorano sempre con impegno, e qualche progresso c’è stato non dimentichiamocelo. E anche la classifica ci sorride, dunque non ci resta che continuare su questa strada, di ostacoli ce ne saranno ancora ma noi cercheremo di farci trovare pronti e superarli con la forza del gruppo».