Yara, sentenza l'1 luglio per Bossetti: "Sono innocente. La verità deve venire a galla"

Il difensore Claudio Salvagni lo ha incontrato: "Parlerà con il cuore e parlerà di sé"

Massimo Bossetti lascia la camera ardente del padre scortato dagli agenti

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Bergamo, 30 giugno 2016 - In attesa della sentenza dell'1 luglio, Massimo Bossetti si dice «fiducioso» e ripete: «Sono innocente e la verità deve venire a galla». A pronunciarsi sull'imputato per l'omicidio di Yara Gambirasio saranno i giudici della Corte d'Assise di Bergamo. I suoi legali l'hanno visitato ieri in carcere e l'hanno trovato «sereno» in vista delle dichiarazioni spontanee di domani mattina, dopo le quali i giudici di riuniranno in camera di consiglio per uscirne con il verdetto. Il pm Letizia Ruggeri ha chiesto per Bossetti l'ergastolo e sei mesi di isolamento diurno. Il muratore «parlerà con il cuore», ha detto Salvagni il quale ha aggiunto che «noi non abbiamo in alcun modo influito sulle sue dichiarazioni che ha scritto in questi giorni: gli abbiamo solo consigliato di evitare di parlare di aspetti processuali che noi abbiamo già affrontato. Parlerà quindi di sé e ribadirà di essere innocente».