Studente sparò a carabiniere, assolto perché "incapace"

Assolto in quanto non imputabile perchè all’epoca dei fatti era totalmente incapace di intendere e volere

In base alla perizia quando il giovane ferì il militare non era in grado di intendere e volere

In base alla perizia quando il giovane ferì il militare non era in grado di intendere e volere

Calcio, 27 gennaio 2017 - Assolto, in quanto non imputabile perchè all’epoca dei fatti era totalmente incapace di intendere e volere, come stabilito dalla perizia effettuata per conto del pm Maria Cristina Rota dal professor Giacomo Filippini di Brescia. Si è chiusa così l’udienza preliminare, davanti al gup Ezia Maccora, che vedeva imputato di tentato omicidio, detenzione illegale di arma da fuoco, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale Massimo Filisetti, lo studente 24enne di Ingegneria meccanica che la sera dell’11 dicembre 2015 ferì con un colpo di un fucile-pistola artigianale il maresciallo dei carabinieri Massimiliano Dima, vicecomandante della stazione di Calcio, che aveva raggiunto l’abitazione della famiglia Filisetti, nella campagna vicino a Pumenengo, per notificare al padre del ragazzo la revoca del porto d’armi da caccia.

Il giovane, dopo essersi barricato in casa con i genitori, si era affacciato dal balcone del primo piano e, prima di sparare, aveva urlato ai militari: «Vi ammazzo, vi ammazzo». Il carabiniere era stato raggiunto alla testa, alla fronte e vicino ad un occhio da 73 pallini da caccia: si era salvato grazie al fatto che in quel momento indossava il cappello d’ordinanza. Il gup Ezia Maccora ha stabilito che lo studente, assistito dall’avvocato Giambattista Vavassori, trascorra, come misura di sicurezza, almeno 2 anni in una struttura sanitaria protetta (attualmente si trova ricoverato a Verdello). Il 19 luglio scorso anche la madre del ragazzo, Ester Terzi, 50 anni, era stata assolta perchè incapace di intendere e di volere: la donna quella sera, nel tentativo di fuggire in auto, aveva ferito quattro carabinieri. Il marito della donna, Daniele Filisetti, 56 anni, l’11 gennaio dell’anno passato aveva invece patteggiato una condanna a 9 mesi (pena sospesa) per resistenza a pubblico ufficiale per essersi baricato nella propria abitazione.