Atalanta, Gasperini: essere qui è una bella scommessa anche per me

E' il giorno del debutto per Gian Piero Gasperini, il nuovo allenatore dell'Atalanta (ex Genoa)

Gasperini con la maglia della Dea

Gasperini con la maglia della Dea

Bergamo, 15 giugno 2016 - E' il giorno del debutto per Gian Piero Gasperini, il nuovo allenatore dell'Atalanta (ex Genoa). "Arrivo con molta umiltà, per proporre un gioco che conquisti la gente. Anche se ovviamente la cosa che conta di più è fare punti", ha esordito il tecnico, presentandosi ai tifosi della Dea. "Sono molto felice di essere qui, ho ricevuto una grande accoglienza - ha detto l'allenatore -. Dopo tanti anni di Genoa avevo bisogno di ripartire è una bella scommessa anche per me. Capisco che ci sia tanta attesa e voglia di fare bene e così è anche da parte mia. Questa è una piazza dove c'è molta identità e passione. Sono venuto via da Genova portandomi dietro l'affetto della città e la meravigliosa manifestazione di sabato. Spero di riuscire a far bene anche qui, una città che vive di altrettanto entusiasmo per il calcio".

Il tecnico non si preoccupa del fatto che l'Atalanta abbia cercato per primo il collega Maran. "Ho subito sentito grande fiducia nei miei confronti - ha detto Gasperini - Poi è normale che una società valuti altre soluzioni. Posso dire che mi sono convinto di venire a Bergamo al primo incontro. Le cose sono andate un pò per le lunghe perché ero ancora sotto contratto con il Genoa. Con Preziosi comunque ci siamo lasciati bene, siamo in buoni rapporti. Chiudere è stata una sua scelta rispettabilissima". Il presidente Antonio Percassi ha definito Gasperini "allenatore importantissimo: non pensavamo nemmeno di poter arrivare a lui. Se avessimo saputo prima che era disponibile l'avremmo contattato per primo". 

"Il rapporto con i tifosi sarà un grande stimolo, non è una preoccupazione. L'importante è che si mantenga entro gli equilibri giusti. A Genova c'è stato un problema che poi si è risolto, affrontarlo è servito a difendere la squadra e a ricompattare l'ambiente. Anche Bergamo è molto vicina alla squadra, ne condivide le sorti e questo è un valore importante". Il nuovo tecnico ha poi rifiutato l'etichetta di "integralista": "Nel calcio di oggi non ce ne sono più. Mi piace il 3-4-3 e se vogliamo i tre dietro sono un dogma, ma voglio soprattutto una squadra duttile". Poche parole sul mercato ("Partiremo dalla buona base del gruppo attuale, poi vedremo dove si può migliorare") e obiettivi chiari: "Il traguardo è la salvezza, ma c'è modo e modo di ottenerla. E sono convinto che l'Atalanta possa ambire a competere anche in una fascia più alta" (ANSA). YN8/MEA 15-GIU-16 12:36 NNNN