25 Aprile, doppio corteo a Bergamo: migliaia di persone in strada

A quello ufficiale si è affiancato quello dei centri sociali con un percorso alternativo

Il partigiano Giuseppe Giupponi parla da un palco a Bergamo (foto Twitter Antonio Misiani)

Il partigiano Giuseppe Giupponi parla da un palco a Bergamo (foto Twitter Antonio Misiani)

Bergamo, 25 aprile 2015 - In occasione della Festa della Liberazione, doppio corteo oggi a Bergamo, dove a quello ufficiale si è affiancato quello dei centri sociali con un percorso alternativo. La manifestazione principale ha visto la partecipazione di circa 5mila persone che hanno affollato viale Papa Giovanni con la partecipazione di numerosi sindaci e associazioni di combattenti e reduci, e terminata con il saluto di Carlo Salvioni, presidente del Comitato bergamasco antifascista, oltre che del sindaco Giorgio Gori e della partigiana Piera Vitali. Fra i partecipanti c'era anche il ministro all'Agricoltura Maurizio Martina, che è bergamasco.

Nel corso del suo intervento, il sindaco di Bergamo ha sottolineato che «la festa del 25 Aprile è la festa di tutta l'Italia. A chi pensa che sia un giorno come un altro, ricordo le parole di Norberto Bobbio che disse che, senza il 25 Aprile, la storia d'Italia non sarebbe la storia di un popolo libero». Il presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi, hcitato la Costituzione come eredità della Resistenza e ha puntato l'accento sull'importanza delle autonomia locali e, tema molto caldo, sull'accoglienza ai profughi che non deve mancare. 

Non c'è stato alcun momento di tensione nel corteo, che ha attraversato viale Papa Giovanni XXIII e raggiunto piazza Vittorio Veneto per i discorsi di commemorazione. Proprio in piazza è seguita la deposizione delle corone d'alloro alla Torre dei Caduti e al Monumento al Partigiano, con la cerimonia di intitolazione dei 'Giardini 25 Aprile'. Un momento toccante, disturbato da un gruppo di giovani dei centri sociali che hanno mandato musica a tutto volume da un furgone. 

Il secondo corteo, al quale hanno partecipato trecento giovani, si e' staccato dal primo per dirigersi verso piazzetta Santo Spirito dove si trova la lapide di Ferruccio Dell'Orto, partigiano diciassettenne ucciso da un soldato repubblichino.