Stefania, uccisa a martellate: a San Valentino una dedica alle vittime di femminicidio

La donna è stata uccisa insieme alla figlia 16enne: si presume che il colpevole sia il marito. Su Facebook il post per le "donne morte credendo nell'amore"

La villetta della tragedia e Stefania Pivetta

La villetta della tragedia e Stefania Pivetta

Samarate (Varese) - Stefania Pivetta è stata uccisa a martellate insieme alla figlia 16enne, Giulia, presumiblmente dal amrito, Alessandro Maja, mentre dormivano nella villetta di Samarate. E proprio Stefania, a San Valentino, aveva dedicato un pensiero alle donne vittime di femminicidio. "Il mio San Valentino lo voglio dedicare alle donne che sono morte per mano di un uomo credendo nell'amore". Questo il messaggio scritto sul suo profilo Facebook per il 14 febbraio.

La 56enne, a quanto emerso, si era rivolta a un avvocato per la separazione. Negli ultimi mesi, dai suoi post in rete, si leggono frasi che inneggiano alla ricerca della felicità. "C'è sempre tempo per riprendere in mano la nostra vita. Che sia un lavoro, una passione… La paura di perdersi fa perdere momenti preziosi della nostra vita", scriveva a gennaio. Poco prima aveva pubblicato un messaggio per il figlio Nicolò, fresco di brevetto di volo, e gravemente ferito nel corso della tragedia. "Sono stati momenti duri, complice questa pandemia che non ha facilitato il tuo percorso, ma sei fantastico e la tua forza di volontà ti ha portato oggi a prendere questo benedetto brevetto - aveva scritto - grazie amore, Nicolò ha messo le ali".