San Giuliano, Rocca Brivio: vendita da evitare ma un gestore non si trova

Nessuno si è fatto avanti per costituire la Fondazione che dovrebbe valorizzare la storica dimora secentesca

Rocca Brivio

Rocca Brivio

San Giuliano Milanese (Milano), 2 settembre 2020 - Un duello all’ultimo voto per salvare Rocca Brivio. La storica dimora secentesca, ad oggi, è la più amata tra gli abitanti del Milanese. Con 1.649 voti, la Rocca sta scalando la classifica del Fai: è il “Luogo del cuore“ più votato della provincia di Milano nello speciale censimento che il Fondo per l’Ambiente lancia ogni due anni. Ottava in Lombardia e al 51esimo posto nella classifica italiana su una rosa di 30mila luoghi che i cittadini vorrebbero salvaguardare. Il Comitato Amici del cuore di Rocca Brivio rilancia l’appello ai sindaci di San Giuliano, Melegnano e San Donato per strappare il bene dalla vendita e valorizzarlo con un progetto di pubblico interesse. 

«Esortiamo nuovamente i Comuni a supportare attivamente la raccolta delle firme su moduli cartacei – spiegano dal Comitato – attraverso il coinvolgimento degli istituti scolastici presenti sul territorio e dei siti comunali quali le biblioteche e le farmacie». 

Mentre i cittadini cercano di salvare il monumento più importante del Sud Milano, a ridosso di Ferragosto è già stato pubblicato il nuovo bando per la messa in vendita del bene. Dopo il bando del 22 gennaio andato deserto, complice anche il periodo di pandemia, il 13 agosto la liquidatrice della Società Rocca Brivio Sforza srl – costituita dalla consorziata Cap Holding, i Comuni di San Donato e San Giuliano, Melegnano e l’Associazione Rocca Brivio – ci riprova, «sperando questa volta che ci siano operatori e partner interessati a partecipare alla costituzione di una fondazione ad hoc o che richiedano la concessione per gestire Rocca Brivio».

Nel bando viene chiarito che, con questa operazione, ci si prefigge di raggiungere l’obiettivo di valorizzare la Rocca attraverso varie attività con finalità culturali, formative, socio-assistenziali e turistiche. Le proposte verranno raccolte entro il 9 novembre, il bando prevede la creazione di un fondo per costituire la Fondazione che, di fatto, sarà proprietaria dell’immobile e verrà alimentata dalle risorse economiche del partner che presenterà l’offerta più convincente. Sarà una commissione di esperti, nominati dai soci, a valutare le proposte di valorizzazione che, visti i precedenti, si potranno contare sulle dita di una mano. O anche meno.