San Giuliano, la figlia lo accusa di abusi e dopo 7 anni ritratta: assolto

Fine dell'incubo per un padre finito sotto processo e ora assolto con foruma piena

Tribunale

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San Giuliano Milanese (Milano), 17 gennaio 2020 - Sette anni di calvario dopo l’accusa, nel 2014, di aver commesso abusi sessuali e maltrattamenti sulla figlia quando aveva appena nove anni, ma il diario della bimba ha svelato un’altra verità. E così l’uomo, un cinquantenne di San Giuliano Milanese, è stato assolto dal Tribunale di Lodi, con formula piena, perché il fatto non sussiste.

Pregiudicato, era finito sul registro degli indagati alla fine del 2006, dopo che lui stesso si era presentato dai carabinieri a sporgere denuncia perché sua figlia aveva confidato alla madre di essere stata abusata da uno zio-nonno. L’indagine nei confronti del parente non risulta fosse andata avanti mentre qualche mese più tardi, dopo che la figlia era stata interrogata in audizione protetta, era stato il padre a ritrovarsi sotto accusa. Nel 2016, in udienza preliminare, si era professato innocente e nel corso del processo, iniziato nel 2017 e arrivato oggi alla sentenza di primo grado, la figlia, nuovamente sentita e ormai venticinquenne, non ha confermato le accuse e ha ritrattato.

I difensori hanno evidenziato soprattutto quanto emerso da un diario segreto risalente all’epoca in cui aveva raccontato di aver subito abusi, che è stato acquisito agli atti del processo, e cioè che la ragazza scriveva di non venire considerata da nessuno e di sentirsi emarginata e constatava che «solo quanto racconto certe cose tutti mi sono vicini». Anche il pubblico ministero ha chiesto l’assoluzione.