Cesano, primo banco di prova per la Sartoria Sociale

Domenica il mercatino con i prodotti del laboratorio dove lavorano donne in difficoltà o in cerca di riscatto

Le donne della Sartoria Sociale

Le donne della Sartoria Sociale

Cesano Boscone (Milano), 7 dicembre 2018 - Il primo banco di prova per le donne della Sartoria Sociale sarà un mercatino dove esporranno e metteranno in vendita i lavori realizzati all’interno del progetto. Un’idea nata grazie alla sinergia tra il Comune e la cooperativa Sun(n) Coop: entrambi hanno voluto dare vita a un percorso che parla di "integrazione, imprenditoria femminile e voglia di riscatto", spiega l’assessore al Welfare Mara Rubichi che ha creduto nella potenzialità di una sartoria come strumento di rinascita per tante donne che si trovano a vivere un momento di difficoltà. Un luogo dove si impara un mestiere, allestito nei locali al piano terra di Villa Marazzi. Qui donne di ogni età e cultura (una trentina) si incontrano per seguire le lezioni di cucito, ricamo e dove si imparano i trucchi per realizzare a mano oggetti creativi. Gli stessi che saranno messi in vendita domenica in un mercatino allestito dalle 15.30 alle 17.30 alla Casa dei giovani di via Trento: un’opportunità per le nuove sarte di farsi conoscere. E chissà, magari potrà diventare una professione per qualcuna. Sì perché la maggior parte delle donne che partecipano ai corsi si sono messe in gioco "per imparare un mestiere", hanno raccontato, "essere indipendenti dal marito, portare qualche soldo a casa".

Ma anche per dare una svolta alla propria vita che le ha messe davanti alle avversità. Ci sono giovani straniere che hanno voglia di integrarsi, ma anche donne più anziane che dopo una vita passata a casa sentono l’esigenza di tirare fuori la testa, dimostrare che possono farcela anche da sole. Donne che attraversano un momento di difficoltà economica, ma che non vogliono arrendersi. Ragazze che escono dal carcere, mamme single, donne che capiscono poco l’italiano ma che desiderano far parte della comunità: le porte della Sartoria Sociale sono aperte a tutte. Fondamentale il lavoro delle volontarie della cooperativa e delle nonne di Auser che curano i figli delle sarte mentre loro seguono i corsi al mattino. "La Sartoria promuove l’inserimento nel mondo del lavoro, in forma autonoma ma anche associata – racconta Rubichi – e il mondo del lavoro è in cerca di sarte preparate". L’assessore invita quindi a "passare a trovare le creative in via Trento domenica: si potranno trovare tante idee regalo artigianali per i doni di Natale, per ogni tasca".