Rotonda allagata, sabotatori in azione a Buccinasco

Ogni notte un “esperto” attiva l’innaffiatore: l’ombra di un disegno politico

Il sindaco Rino Pruiti indica la botola dove si trova  la centralina manomessa

Il sindaco Rino Pruiti indica la botola dove si trova la centralina manomessa

Buccinasco (Milano), 30 giugno 2018 - Il clima in città è un po' teso. Lo è da almeno una decina di giorni, da quando il sindaco di centrosinistra Rino Pruiti è stato messo alle strette dall’opposizione che ha agito compatta: tutti contro Pruiti. Il dissenso contro il primo cittadino lo hanno palesato con una mozione di sfiducia protocollata in Comune: il 2 luglio, durante il consiglio comunale organizzato ad hoc per discutere il documento, si deciderà il futuro del sindaco eletto un anno fa. All’origine dei contrasti, un comportamento «scorretto, anti democratico, irrispettoso», hanno detto tra i banchi dell’opposizione (Forza Italia, Movimento Cinque Stelle, Lega e lista civica BucciRinasco), mettendo sotto la lente di ingrandimento un post su Facebook dove il primo cittadino «dava degli sciacalli ai consiglieri di opposizione», hanno denunciato loro. Lui, il sindaco, aveva spiegato che «gli sciacalli sono mafiosi e razzisti: se si sentono così, allora fanno bene a offendersi».

Il clima, insomma, a un anno appena trascorso dalle elezioni, è rovente. Ad aggiungere malumore, una situazione che ha contorni surreali. Da qualche giorno, alla rotonda tra via Mantegna e via degli Alpini, si trovano le strade completamente allagate. Chi ci passa già al mattino presto, nota le pozzanghere che si creano proprio intorno alla rotatoria, abbellita con fiori e cespugli. Proprio per tenere sempre verdi le piante, è stato installato, anni fa, un sistema di irrigazione. Un dispositivo classico, con un pozzetto posizionato al centro della rotonda, in mezzo agli arbusti. Ecco, aprendo la botola, si accede al meccanismo che fa funzionare l’impianto. «I nostri tecnici sono usciti più volte, hanno verificato che l’impianto non ha alcun problema – racconta Pruiti – quindi nessuna questione prettamente tecnica fa allagare le strade». Cosa succede allora? «Qualcuno attraversa l’incrocio, si infila tra i cespugli, apre la botola e mette in funzione l’impianto», è sicuro il sindaco che definisce la stranezza come «un tentativo di sabotaggio».

Ne è sicuro, per un motivo certo: «Quando i tecnici escono, tolgono le pile dal dispositivo, proprio per fermare l’irrigazione, e lo spengono – racconta Pruiti –. Poi, la mattina dopo, quando intervengono perché qualcuno segnala l’allagamento, trovano il dispositivo acceso e le pile inserite». Quindi, qualcuno si prende la briga di aprire il pozzetto e rimettere in funzione l’impianto. «Qualcuno che sa cosa fa», dice il primo cittadino. Non ragazzi che vandalizzano e spaccano: qua il paradosso è che per creare un danno non distruggono ma, anzi, «aggiustano». «Poi, puntualmente, la mattina dopo si trovano sui social attacchi all’Amministrazione – alza le spalle Pruiti –. Non so quale sia l’intenzione di questi “sabotatori”, forse vogliono far apparire una cattiva gestione sul territorio. Certo è che il fatto rimane anomalo. E assurdo».