Inter, le certezze di Moratti: "Fatta una buona scelta"

"Conte? Lo aspettiamo in azione"

Antonio Conte (Alive)

Antonio Conte (Alive)

Milano, 18 giugno 2019 - L'endorsement di Massimo Moratti, nell’ambiente dell’Inter, vale come un lasciapassare per l’abbraccio di quella fetta di tifosi ancorati agli umori campanilistici. Antonio Conte, nella testa di qualche duro e puro, è ancora l’ex juventino, l’acerrimo rivale che ci si sta prendendo in casa, pochi mesi dopo aver aperto la porta a un altro bianconero di lungo corso come Giuseppe Marotta. Nel giorno dell’annuncio, proprio dalle pagine de “Il Giorno”, Moratti aveva dato un primo assenso da tifoso alla scelta di consegnare la panchina a Conte dopo l’addio a Spalletti. Ieri ha definito nuovamente una «buona scelta» l’arrivo dell’ex commissario tecnico azzurro, aggiungendo: «Lo aspettiamo in azione».

Agli occhi  dei più romantici sarà sicuramente gradito il ritorno di Lele Oriali, i cui ultimi giorni da dirigente interista erano coincisi con l’anno del “Triplete” (famoso l’abbraccio con Mourinho al Camp Nou dopo la semifinale di ritorno contro il Barcellona). Successivamente ha intrapreso un percorso in azzurro in cui l’importanza della sua presenza è direttamente proporzionale ai tentativi della Federazione e di Roberto Mancini di trattenerlo in Nazionale. «Sono convinto che i ritorni siano i benvenuti. Soprattutto perché è una persona assolutamente legata all’Inter per storia, tradizione e carattere. Darà più senso alla società», ha aggiunto Moratti nel suo intervento di ieri all’Ansa.

Oriali ha dalla sua una storia interista che parla da sé, ma al momento dell’addio al club di cui era stato bandiera e proficuo dirigente, contribuendo in modo determinante a costruire la squadra dell’epoca manciniana-mourinhiana, aveva avuto qualche screzio con l’allora direttore tecnico Marco Branca. Ritroverà Piero Ausilio, già allora nei quadri societari.