Covid Serie A, torna lo spettro degli stadi chiusi

Il premier Draghi preoccupato dall'impennata dei contagi chiama Gravina

L'Inter aspetta il Bologna nel Dall'Ara deserto

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Lo spettro degli stadi chiusi torna ad aleggiare attorno alla serie A alla luce dell'impennata dei contagi che non ha risparmiato nemmeno la massima serie. In Lega Calcio si doveva parlare della situazione dei diritti audiovisivi nell'area del Medio Oriente e del Nord Africa ma, come era facilmente prevedibile, il tema principale di cui hanno parlato le società di Serie A è stato quello relativo all'emergenza Covid in ottica campionato. L'aspetto più importante è stato quello relativo alla telefonata che il premier Mario Draghi ha fatto al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, telefonata il cui contenuto è stato poi riportato nell'assemblea della Lega Serie A dal numero uno di Via Rosellini Dal Pino a tutti i presidenti. Nel colloquio, informale e nell'ottica della collaborazione tra le istituzioni, Draghi ha manifestato la preoccupazione del Governo in merito ai numeri sempre più pesanti della pandemia, chiedendo notizie su come il mondo del calcio intenda affrontare le prossime settimane. Gravina ha ribadito lo stop ai campionati dalla Serie B al calcio giovanile e dilettantistico (se pur con tempi differenti, la B ripartirà il 14 gennaio), ma ha anche fatto presente che la Lega Serie A non intende fermarsi, come è stato anche ribadito nella successiva nota diramata al termine dei lavori.